sabato 30 gennaio 2010

Come utilizzare al meglio il proprio tempo

30/01/2010
Come utizzare al meglio le proprie risorse.
Il tempo che ho a disposizione dovrei utilizzarlo al meglio, ma sono in conflitto con tante esigenze: innanzitutto lavorare, imparare sia leggendo che guardando internet e qualche volta la tv, fare volontariato per gli altri, spendermi in famiglia con la compagna e nelle attività domestiche,e poi con il bambino, fare attività sportiva e poi dormire e svagarmi con gli amici, visitare parenti, il tutto senza un ordine di importanza, ma secondo quello che mi passava per la testa.
Mi sento come un'emittente televisiva con il proprio palinsento.
L'ideale serebbe avere il digitale terrestre, cioè avere piu' canali, per cui in analogia, avere piu' vite.Questo lo si puo' fare delgando ad altre vite le cose meno essenziali, un po' come fanno le aziende con le loro attività tenendo quelle piu' importanti.Questo lo faccio involontariamente pagando le tasse (con trattenute alla fonte), dato che lo stato si occupa dell'istruzione, della sanità, della viabilità, della giustizia e via dicendo, anche se progressivamente lo stato lo fa sempre di meno.
Un altro modo sarebbe dedicare poco tempo al lavoro e contemporaneamente spendere poco in modo da avere poche necessità finanziarie, ma già adesso limito al massimo le mie spese.
Un altro modo è cercare di fare piu' cose insieme: c'è chi si diverte a lavorare, cosicchè fa due cose in una, e innoltre non si stressa.Poi si possono fare altre cose insieme: andare a fare attività sportiva o di volontariato con i propri amici,e magari col bambino cosi' si concigliano piu' esigenze diverse.Oppure asoltare la radio mentre si fanno i lavori di casa, o ancora guardare internet o la televisione o leggere a casa assieme alla propria compagna.Si puo' anche andare a letto e fare dell'altro..... Si puo' andare a trovare i propri parenti e contemporaneamente parlare con loro dei problemi cercando di risolverli,e magari fermarsi da loro quando sono sulla strada di passaggio, che così mi risparmio il viaggio.
Altra cosa che tanti fanno lungo la strada mentre si muovono è telefonare, sia che si sia a piedi, che con il bus, o anche sull'auto di corsa, anche se sarebbe proibito.
Altra cosa importante da fare è organizzare bene il proprio tempo.Non ho mai utilizzato l'agenda, ma quando ho provato l'utilità di quella presente sul telefonino (non ci si dimentica mai dell'impegno), ho cominciato a usare anche quella sul compiuter e anche a fissarmi le attività da fare e vedere con quanto tempo si portano a fondo.
Altra cosa ancora, il vero motivo per cui ho iniziato a scrivere questo post, è come distribuire al meglio i propri impegni: a me piacerebbe dedicarmi tantissimo agli altri, perchè credo che sia l'attività che dà piu' soddisfazioni,ma abbiamo bisogno anche di avere una propria vita privata, per cui ci si potrebbe trovare svuotati, con i propri problemi da risolvere, dopo aver risolto (in teoria) quelli degli altri.
per concludere ,la cosa che non si puo' delegare in nessun caso è la conoscenza.A me piacerebbe sapere un sacco di cose,soprattutto in ambito informatico, ma sia per un fatto genetico (son zucon!) sia per un fatto di stanchezza e di noia, ma anche di tempo, le cose che si possono sapere sono limitate.Bisogna per forza di cose dedicarsi solo a un campo del sapere.Questo mi porta a concludere che per forza di cose siamo tutti diversi perchè, ci dedichiamo a cose diverse.Per questo è bello frequentare gente diversa.Potrebbero essere tutti gemelli identici, ma tutti hanno conoscenze e passioni diverse.Almeno se si dedicassero a cose a cui loro piace.Se pero' tutti si dedicano a guardare la televisione, ci si trova di fronte a tanti individui fotocopia.

Beni comuni e beni privati

26/01/2010
Il comunismo è finito.Il crollo del muro di Berlino, e le sue conseguenze nei regimi dittatoriali che si definivano comunisti ma che in realtà erano dittatoriali o semidittatoriali, sono note a tutti.
Meno noti sono le conseguenze dell'ultra liberismo, che si manifestò negli stati sud americani.In questi regimi tutto quello che era possibile privatizzare, è stato privatizzato.Anche quì il fallimento è stato evidente, e anche qui si trattava di regimi dittatoriali o semidittatoriali.
Ora la domanda che mi pongo, e a cui voglio dare risposta è la seguente: quali beni o attività è bene che siano pubblici e quali beni è giusto che siano privatizzati?
Tanto per fare degli esempi:
Nei regimi comunisti non funzionavano bene l'economia di stato per i beni alimentari, che andavano acquistati nei negozi di stato.
Il mercato nero, quindi privato,probabilmente anche se era fuori legge,funziona bene.Bastava oliare con dei soldi i meccanismi, che all'improvviso la macchina dello stato funzionava a perfezione.
Anche nello stato americano, come in tutti gli stati democratici, ci sono tantissime attività e beni pubblici che funzionano perfettamente.Faccio solo degli esempi: la giustizia è pubblica, l'esercito è pubblico, le strade e le reti infrastrutturali sono pubblici, i parchi cittadini e i parchi naturali sono pubblici.
Ci sono naturalmente delle eccezioni come ad esempio le autostrade, oppure il pedaggio a pagamento di certe strade congestionate, come ad esempio a Singapore, ma nel complesso la proprietà è in mano alla società.
Probabilmente tutto puo' diventare privato, e tutto puo' diventare pubblico, ma ci sono delle convenienze e dei costi per entrame le soluzioni.
I motivi per cui si preferisce una proprietà pubblica anzichè privata, è legato al fatto sociale e politico di garantire a tutti il suo utilizzo gratuito, e di garantire grosse economie di scala.Certe attività comunque sono pubbliche anche perchè non rendono niente, e probabilmente solamente il fatto di incassare dei soldi ha dei costi (penso a un parco cittadino)
Per contro, le attività private, se in regime concorrenziale, portano a un miglioramento della meritocrazia e/o a un miglioramento dell'efficenza del servizio svolto.
Bush Junior, nel corso del suo mandato, ha fatto di tutto per privatizzare quasi tutto, a partire dall'esercito fino ad arrivare alla sicurezza (ho letto qualcosa a proposito in shok economy).
Secondo me quello che non è un monopolio naturale puo' essere privatizzato per un suo migliore utilizzo.
Non penso che a nessuno verrebbe voglia di pubblicizzare le attività che attualmente sono private come il commercio e in generale la produzione di beni.Del resto la testimonianza dei regimi comunisti è stata ingloriosa.Se non altro non si sapeva dare un valore alle varie attività, per cui non si riusciva neppure a scegliere in modo economico tra due scelte all'interno dell'economia di stato perchè appunto non si conoscevano i costi.Anche nelle amministrzioni pubbliche in italia, si cominciano a formare agenzie con un proprio bilancio autonomo, invece che avere un unico bilancio per tutta l'amministrazione, allo scopo di poter fare scelte corrette e sapere esattamente i costi della gestione, anche se tutto rimane evidentemente pubblico.
La proprietà privata in un regime concorrenziale permette una certa competizione, per cui si incentiva il migliore e tutto il sistema ne traee giovamento, un po' come in natura per selezione naturale.Negli stati democratici si incentiva la competizione, creando, invece che il monopolio pubblico, le condizioni normative e di infrastrutture in modo che tutti possano competere, senza escludere nessuno.La normativa antitrust dovrebbe servire proprio a questo.In America però di fatto non esiste piu'(credo che sia stata eliminata di fatto da Bush Junior).
Sempre secondo me ci sono propietà che non possono essere rese private.E' il caso delle infrastrutture di trasporto.Linee di trasporto merci, persone, energia e telecomunicazione.Ci sono varie motivazioni: la prima è che non avrebbe senso fare piu' strade per collegare una città, per una serie di motivi, il primo dei quali è economico per l'ecessiva onerosità dell'operazione che non consente ricavi.La seconda è legato alla configurazione storica delle strade.Ormai lungo le strade si sono sviluppati i paesi e le abitazioni sparse sono ormai dappertutto.Fare una nuova strada significa abbattere tante case, oppure dover fare un sacco di opere costosissime, come viadotti e gallerie per creare una rete alternativa a quella esistente.In certi casi è impossibile come ad esempio all'interno dei centri storici, a meno che non si utilizzi lo spazio in alto o in basso con gallerie e viadotti, che comunque in quel contesto sarebbero probabilmente proibiti.Stesso discorso per la rete di trasporto energetico e dell'acquedotto e fognatura e telecomunicazioni.
Nel corso del tempo però le situazioni sono variate, per cui con le nuove tecnologie le cose cambiano come ad esempio per le telecomunicazioni, in primo luogo il telefono, che nell'utilizzo quotidiano si è slegato al supporto fisico del filo, per utizzare le onde radio, che comunque di fatto restano, o dovrebbero restare pubbliche.Stesso discorso con la televisione che con il digitale e il satellitare si sono parzialmente affrancate dall'utizzo dell'etere.
Anche l'energia, con il tempo e lo sviluppo teconologico si svincolerà mano a mano dal supporto fisico, perchè con lo sviluppo delle energie alternative e del fotovoltatico le case dovrebbero diventare parzialmente autonome, e anche perchè, forse, con l'efficenza energetica, il fabbisogno di energia dovrebbe essere sempre minore.Questo vale sia per la corrente elettrica che per il gas.
Puo' darsi che lo sviluppo tecnologico consenta di superare questi vincoli fisici per cui certe infrastrutture non siano piu' in regime di monopolio, ma credo che fino ad allora bisogna garantire che le proprietà di queste infrastrutture restino pubbliche.
Un'altra attività che non puo' essere resa privata è l'amministrazione della giustizia.Anche in questo caso, tantissime attività collegate a questa attività possono essere delegate ai privati, soprattutto quelle piu' ripetitive e piu' facili da controllare.Un esempio banale è la pulizia degli uffici e la gestione degli immobili dove gli uffici hanno sede.Queste attività si possono delegare a privati per un tempo limitato, in modo che se l'attività non funziona, si rompe il contratto e si sceglie un'altra ditta a cui affidare i lavori.Secondo me si deve trattare di attività, il cui sviluppo è già conosciuto e controllabile e soprattutto che puo' far riferimento a un mercato competitivo.E' ben vero che il mercato si crea, ma deve essere una cosa graduale.Di fatto comunque, anche all'interno della giustizia moltissime attività vengono svolte dal privato, come l'attività degli avvocati, che difendono i loro clienti.Qui probabilmente si potrebbe vedere quello che non funziona in ambito privato.Probabilmente i piu' tutelati sono coloro che riescono a difendersi con gli avvocati migliori, cioè generalmente i clienti piu' danarosi, e non necessariamente le persone piu' innocenti.
Interrompo qui queste mie considerazioni, dovrei andare avanti, ma la mia compagna mi aspetta per cena, e scrivendo queste cose, non sono di aiuto in famiglia.Ci sono altre cose piu' urgenti da fare.
intanto metto giu' i punti che voglio sviluppare in seguito:
1)I parchi pubblici sono meglio di quelli privati come utilizzo dello spazio.
2)L'amministratore di condominio è un lavoro pubblico o privato?
3)Si puo gestire un'amministrazione pubblica con la stessa efficenza di una privata?
4)Perchè le aziende private qualche volta falliscono se sono cosi' efficenti?
5)Perchè al sud le cose funzionano peggio che al nord, o almeno questo ci fanno credere la Lega Nord?
6)Perchè si danno incentivi (pubblici) alle aziende private, anzichè alle persone, se lo scopo è quello di salvare l'occupazione?

Registro dei terremoti in grotta

24/01/2010
La settimana scorsa sono andato ad una conferenza su come ricavare le date dei terremoti in grotta.
Sapevo che la grotta si prestasse a ricerche scentifiche, ma questa nuova cosa mi giunge nuova.
L'incontro era organizzato dal museo tridentino di scenze naturali.Erano presenti 20 o 30 persone.
La grotta è un ambiente dove non succede niente.Non c'è luce, non c'è lo scorrere del tempo che all'aperto è dato dalla periodità del sole con i giorni e le stagioni.La temperatura oscilla pochissimo, al massimo di un decimo di grado lungo tutto l'anno, mentre all'esterno varia anche di 30 gradi ogni giorno.
L'unica cosa che regista lo scorrere del tempo è il lento gocciolare dell'acqua all'interno della caverna.
Questo passare del tempo è registrato nelle stalagtiti e nelle stalgmiti che crescono lentissime al passare degli anni, e si innalzano in altezza.
Con misurazioni sul materiale degli strati che si formano, con tecniche moderne è possibile datare la formazione di questi strati, che si comportano come gli anelli di accrescimento dei tronchi degli alberi.
Quando succede un terremoto, anche la grotta ne è coivolta e puo' succedere che alcune di queste formazioni, crollino, per cui si arresta temporaneamente anche la formazioni delle incrostazioni.Queste interruzioni sono le date dei terremoti.
Con questa tecnica applicata su una stagmite (la parte bassa della formazione) che è stata prelevata, sezionata e datata in una grotta del trentino, è stato possibile risalire ai terremoti degli ultimi 5000 anni.Una data coincide abbastanza bene con un terremoto registrato a Verona intorno al 1100.
Altri modi per sapere le date dei terremoti non esistono, se non le documentazioni umane, che però al massimo possono dare informazioni per pochi secoli.
Del terremoto di Verona, per esempio, se ne ha conoscenza perchè c'è stato un editto che autorizzava la gente a prelevare i resti crollati intorno all'arena, crollo probabilmente dovuto al terremoto.

Passeggiata per portare fuori il cane

24/01/2010
inizio ore 8.32
Da quando ho iniziato la dieta, vado anche di frequente a fare passeggiate.Non sono mai andato a fare passeggiate la sera.
Mi sono accorto di quanta gente porta i cani a fare la passeggiata per il bisognino intorno alle 8, giusto dopo aver cenato.
Per carità, ci sono in tutto l'arco della giornata.Una volta mi sono dovuto svegliare alle 5,30 del mattino, per accompagnare la mia compagna al lavoro, e già a quell'ora c'erano due persone a svolgere questa preziosa attività.Ma dopo cena, è un'esplosione di passeggiate in tutto il paese.Credo che ci siano almeno una ventina di persone che in quell'orario 7,30-8,30 si vedano in piazza.
E' una cosa che mi fa piacere.Tutta questa gente, probabilmente, se non ci fosse il cane, se ne starebbe rintanata in casa, mentre essendo obligata a svolgere questa mansione, rende piu' vivo il paese, che altrimenti sembrerebbe spopolato.
Unica cosa negativa, è che non sempre si degnano di prestare attenzione a quello che i cani fanno.Per dirla con parole forti: fanno la cacca.
Non sempre viene raccolta con schifata sollecitudine da parte dei proprietari, per cui resta in strada in attesa di qualche distratto pedone.
E' ben vero che pestare la merda , dicono, porta fortuna, ma non ditelo alla moglie quando entrate in casa lasciando spiacevoli conseguenze sul pavimento.

Calcio

28/12/2009
Sabato e domenica scorsa ho accompagnato Nazar (10 anni) a due partite di calcio.Sono le partite piu' belle a cui ho assisitito.
Non guardo mai il calcio alla tv, milan inter e juventus, e neppure il calcio locale, della mia città, o di altro tipo.Per me le squadre di calcio potrebbero benissimo fallire, visto che non sono mai andato a vedere le partite di calcio allo stadio, se non decenni fa una volta la squadra del Trento con una vicina di casa e la sua giovane nipote.Neppure alla televisione credo di non averle mai viste, se non qualche rara occasione assieme a mio padre.Unica ecezzione in occasione dei mondiali di calcio ogni 4 anni, mi appassiono molto e seguo tutte le partite dell'Italia, e in caso di vittoria vado a festeggiare nelle piazze della città.
Quando vado ad accompagnare Nazar, è tutto diverso.Innanzitutto accompagno il bambino, per cui devo far passare il tempo in attesa che finisca la partita, seguire la partita è il modo piu' bello.Ma la partecipazione è diversa.Non mi interessa minnimamente che la sua squadra vinca o perda.Mi interessa che sia lui il protagonista.Al limite sarei piu' contento di una partita persa 20 a 1 se quel gol l'avesse fatto lui, piuttosto di una partita vinta dove lui non ha contribuito alla vittoria.Mi interessa che giochi e se gioca bene o male a me non interessa.A me interessa solo che ce la metta tutta e che riesca a migliorare e che si diverta.La cosa peggiore è quando sta in panchina, a meno che non sia stanco, ma questi pulcini sembra non si stanchino mai.E' bello quando vedi che fa una bella azione, anche se non ha portato al gol.
E' bello vedere i bambini che si divertono, che si impegnano al massimo anche se i risultati non sono quelli sperati.
Per intanto, in queste categorie, fanno giocare tutti.La selezione mi hanno detto le faranno piu' avanti.
Mi ricordo quando giocavo io a calcio durante le medie, nella squadra di calcio occasionali.Mi mettevano sempre in porta, non perchè fossi bravo, ma perchè nessuno voleva starci.Gli altri giocavano a calcio e mi sembrava di non essere partecipe al gioco.Il ruolo del portiere lo consideravo brutto perchè se le cose vanno bene, non dipende da lui, mentre quando vanno male, danno la colpa a te, perchè non avevi parato per bene i tiri avversari.
Non ho mai giocato da protagonista, non ho fatto esperienza di scartare gli avversari, ma solo quella di parare i colpi il meglio possibile.Forse ai bambini che giocavano con me, non interessava un fico secco della vittoria della squadra, ma solo di divertirsi.A me no.
Ho notato che i bambini sono orgogliosi di partecipare agli allenamenti e alle partite.Quando ho iscritto Nazar al calcio era veramente contento, ma la senzazione che vedevo nei loro volti, era quella di appartenere ad un club esclusivo dove lui contassero veramente.Nazar, almeno in un primo tempo, si teneva addosso i capi di abigliamento della squadra, allo stesso modo in cui avrebbe esibito un capo firmato.

Assessori

17/12/2009
Vado un po' per associazione di idee.
Ho parlato con una persona che era stata segretaria di un politico.La cosa che si ricordava di piu' di quel periodo erano le bugie che era obligata a dire: "mi dispiace ma al momento non c'è è in riunione", o altre scuse simili.Una volta era capitato che una persona telefonasse e chiedesse del politico, e lei, dispiaciuta, disse che non al momento non c'era.L'altra persona sosteneva che invece c'era.Allora la segretaria gli ribadisce che è fuori città.Allora l'altra persona gli dice che è impossibile, visto che vede il politico proprio dietro di lei.Infatti telefonava da un ufficio di un palazzo di fronte, e poteva chiaramente vedere nella sua stanza.
Parlando con altre segretarie il discorso non cambia.I personaggi, che dovrebbero essere pubblici, e non a capo di aziende private, si comportano esattamente come se le cose che gestiscono fossero cose proprie, negando la comunicazione con persone indesiderate e mettendosi in contatto solo con chi a loro è gradito.
I politici si comportano come se fossero a capo di un piccolo impero personale, in cui dettano legge.In realtà dovrebbero essere a servizio della comunità.Non sto parlando dei dipendenti e dei dirigenti dei vari uffici, che dovrebbero rispondere al politico di turno, ma dei politici stessi, che dovrebbero rispondere agli elettori ma che di fatto rispondono solo al loro stretto elettorato, ai loro "clienti" e amici.Gestiscono le cose come se fossero diventati proprietari della cosa pubblica, invece che che dei dipendenti degli elettori.Elargiscono piaceri e doveri solo a chi fa loro piu' comodo.
Attenzione.Non si sta parlando di fatti illeciti come il furto o la tangente.Si sta parlando di fare favori a destra e a manca, come se le cose fossero proprie, in primo luogo il tempo a disposizione (non si tratta di volontariato, ma di tempo pagato dalla comunità).La stessa cosa l'ho notata in altri amministratori, gli amministratori di condominio.Durante un'assemblea condominiale, l'ho chiamato "il nostro dipendente" e si era quasi stupito, come se fosse una sorta di dequalificazione, ma di fatto la loro nomina dipende dai proprietari degli appartamenti, ma loro di fatto si comportano quasi che fossero loro i padroni dell'immobile.Addirittura certi condomini danno loro la delega facendo diventare gli amministratori controllati e controllori nello stesso tempo.
Quello che mi da fastidio, è notare che piu' la gestione è personale, e piu' le persone aquisiscono prestigio nei confronti degli altri.Se uno pensa alla collettività in generale e cerca di fare il bene di tutti, gestendo al meglio, rischia di trovarsi allo scoperto, per qualsiasi cosa che faccia che possa nuocere ai privilegi di una minoranza, mentre se fa gli interessi di una minoranza, e se è furba a farla passare come se si trattasse del bene di tutti, acquisisce potere e voti da quella minoranza, in grado di fargli ricevere di nuovo il potere, magari assieme ad altre persone che si comportano nello stesso modo, e che formano con lui una coalizzione.
Il problema delle persone che vorrebbero gestire la cosa pubblica come se i soldi pubblici fossero propri,nello stesso modo con cui si comportano dei genitori con i soldi della famiglia, è che fanno del bene alla comunità in generale, senza nessuno di specifico.Se a trarre vantaggio sono tutti, nessuno in particolare trae vantaggio.Lo rivoteranno solo quelli che pensano al bene generale.
Le società democratiche funzionano bene se c'è libertà e giustizia, per cui c'è concorrenza e non corporativismo.Le società democratiche funzionano se sono rispettati i diritti dei singoli e se il tutto è fatto in modo sostenibile (economicamente e ecologicamente), se i soldi raccolti con le tasse sono ben spesi, sia come distribuzione dei badget, sia come scelte di spesa, sia se i lavori vengono fatti bene, sia se sono fatti a prezzi decisi dal mercato, e non dalle corporazioni interessate.
Le persone che hanno vantaggio se le cose in generale vanno bene, sono i poveri.Sono loro che hanno piu' possibilità di guadagnare status in un paese democratico.Il motivo per cui la democrazia è vista con favore dai poveri è proprio questo.In una dittatura, tutto è bloccato, si salgono i gradini della scala sociale, solo se si è "amici" di chi è al potere, e oltrettutto l'indice "dini" (mi pare che si chiami così, magari verifico)che misura la disparità tra dricchi e poveri è molto alto, vale a dire ci sono pochi ricchi che hanno tutto e tanti poveri che non hanno niente.Più l'indice è migliore, piu' c'è eguaglianza, piu' l'indice è peggiore, più è facile che ci sia un solo ricchissimo e tutti gli altri poverissimi.

Ciaspole

20/01/2010
domenica 16 gennaio, sono andato per la prima volta a fare una ciaspolata.Alle Viotte.
Sono andato in compagnia di Nazar e una coppia di miei amici.Le ho prese in affitto.
Il tratto lungo le piste da fondo è stato noiso, perchè si va molto piu' veloci con gli sci.
Mano a mano che la pendenza cresceva, aveva piu' senso usare le racchette.
Mano a mano che salivamo trovavamo la nebbia sempre piu' fitta.Col passare del tempo non si riusciva a vedere neanche la sagoma di una persona oltre i 10-15 metri.Era tutto bianco, sia a causa della neve che della nebbia.Era come essere in un battufolo di cotone.Non esisteva niente al di fuori della nostra compagnia.E' la stessa sensazione che si prova quando si sta al buio assoluto, in cui contano solamente le voci vicine.Qui l'orizzonte era di pochi metri.
Dovevamo fare tappa in un bivacco, e se non fosse stato per l'indicazione di persone di passaggio, non avremmo individuato la casa, anche se vicinissima.
Il bivacco erano quattro mure asciutti con il tetto, che poteva riparare dalle intemperie, e chiudendo la porta anche dall'aria.Si stava caldi rispetto all'esterno.Quando abbiamo finito di pranzare, è passata la nebbia, il cielo era azzurro e si vedevano l'estensione del bianco nelle vicinanze e tutte le catene montagnose in distanza.
Mano a mano che salivamo, lo spettacolo cresceva e anche l'utilità delle racchette.I nostri amici, che non avevano racchette, sprofondavano parzialmente e facevano parzialmente piu' fatica.Il Nazar, non sollecitato, ha detto "sembra un dipinto", il che mi ha lasciato soddisfatto.Anche lui apprezzava la situazione.
Lo spettacolo finale, una volta giunti sulla cima della montagna, era un mare di nuvole tutte alla stessa altezza sotto di noi e le montagne che sembravano isole che emergevano da questo mare.Sembrava di vedere un sacco di onde gigantesche di nuvole, che però erano apparentemente stazionarie.
La ventina di persone che abbiamo incontrato sulla vetta nel poco tempo in cui vi siamo stati, anche se stupite dallo spettacolo, non avevano macchine fotografiche a disposizione, se non quelle del telefonino, in quanto si aspettavano solo brutto tempo.

Mentre tornavamo in valle ho fatto due incontri: Un tipo che era salito con le racchette e sceso con lo skateboard che si era portato in spalle.
Era una cosa diversa dai tipi come noi che sono saliti con le racchette, o come gli altri che salivano con gli sci da alpinismo.

Abbiamo incontrato anche un tipo con un cane che sembrava una volpe, che piaceva a Nazar.Ha chiesto ai signori dove avevano preso il cane, e loro hanno detto che veniva dal canile.Proveniva dalla Romania, e che questo "era l'unico extracomunitario a loro simpatico". Sono rimasto schifato da queste esternazioni di razzismo.Mi è venuto in mente solo dopo, che avrei potuto dire loro che anch'io sono extracomunitario, in quanto nato in Australia.Peccato che non sono pronto di spirito.

L'escursione è durata 3,5 ore.It tutto si è concluso con il thè a casa della ragazza

Bella l'escursione con le racchette, si scoprono le montagne anche d'inverno.Bello spettacolo, da rifare in altra occasione.

Nota: procurarsi dei bei scarponi caldi.

Telefonini e storia personale del telefono

5/1/2010
Mi ricordo che una volta c'era il telefono fisso e il relativo elenco telefonico.
Se dovevi telefonare a una persona, di cui conoscevi nome e cognome, e possibilmente il luogo in cui abitava, era fatta.Cercavi sull'elenco il cognome, e normalmente trovavi la persona.Siccome io mi rivolgevo a persone che non erano capi famiglia, con una o al massimo due telefonate, fatte a casaccio sugli stessi cognomi,e chiedendo aiuto, riuscivi a trovare il numero giusto.
Rivolgersi a un telefono fisso, nel mio caso, voleva dire passare per un filtro famigliare.La comunicazione non era diretta, c'era sempre qualcuno che faceva da segreteria, e poi ti passava la persona cercata.
Ora è tutto diverso.Innanzitutto il numero devi già averlo, perchè non te lo da nessuno per un problema di privacy.Quando chiami parli direttamente con l'interessato, perchè non esiste piu' il telefono della famiglia, ma il telefono personale.
Ho chiesto a mia mamma come funzionava una volta, quando non cerano i telefoni, neppure quelli fissi.Una volta dopo la seconda guerra mondiale,c'era il telefono del paese, del bar, o delle persone importanti come il medico.Le comunicazioni erano piu' rare e occasionali.Quando chiamava qualcuno e cercava qualcun altro, si ricevevano due telefonate, con la prima si andava a cercarlo a casa, per poi parlargli una volta arrivato, una cosa che mi ha confermato un mio amico, succedeva anche non tanti anni fa in Tailandia se dovevi parlare con qualcuno che non aveva il telefono fisso.

regali assurdi

5/1/2010
Si fanno delle volte dei regali assurdi, in perfetta buonafede, convinti che sia vantaggioso per chi lo riceve, e allo stesso modo si ricevono regali assurdi, che non hanno nessuna utilità, se non quella di dimostrare l'amore di una persona verso di voi.Sono cose che fanno del bene all'economia, perchè permettono di aumentare il pil.Comunque mi raccomando, se ci tenete a fare bella figura, regalate cose costose a chi sta bene di suo (cosa gli regalate altrimenti, che già non abbia?), che magari forse, non si sa mai, potrebbe aiutarvi (oppure semplicemente dategli il voto) e comportatevi analogamente con chi sta peggio di voi, cioè non regalate niente ai morti di fame, e fategli i piu' sinceri auguri, tanto non otterete nulla in cambio.
Oggi propongo una modalitò di fare i regali, molto piu' semplice, che non richiede corse affannose all'ultimo momento nei vari negozi della città, col traffico e lo stress relativo.E' molto semplice, e ho intenzione di brevettarlo.Fate attenzione perchè ve lo dirò solo una volta.
Sostanzialmente si preparano dei fogli (su carta semplice, un normalissimo foglio bianco A4 (cosè A4? ve lo diroò un'altra volta)) sui quali si scrive a mano ,senza bisogno di elaborati disegni o caratteri complicati, una cosa di questo genere (è indicativo, ciascumo è libero di fare di meglio): BUONO REGALO DI TOT EURO (tot è una quantità a piacere vostro, ma non siate tirchi!) DA CONSUMARE (consegnare a voi) IN OCCASIONE DEL MIO PROSSIMO COMPLEANNO.Si potrebbero anche consegnare soldi, ma sono un po' anonimi, e chi li riceve, non si ricorda quasi mai da chi li ha ricevuti, e poi l'importante, ricordativi, non è dare soldi, è far girare i soldi come in questo caso.
Comunque si dovrebbe trattare di un rito di passaggio, perchè dopo qualche anno di questa sana abitudine, dovrebbe essere sufficente scambiarsi gli auguri, augurando al festeggiato "Tantissime buone cose" o se si tratta di un caso umano (vedi quello già detto sui morti di fame), frasi del tipo: "Abbi coraggio..... che la vita è di passaggio.....sempre che si tratti di un credente, altrimenti ditegli che è particolarmente fortunato se confronta la sua situazione con quei storpi in guerra che soffrono la fame e la sete.Insomma ci vuole un po' di coraggio e di ottimismo, direbbe il nostro attuale CARISSIMO presidente del consiglio.
Per carità, non fate la carità, perchè c'è gente che ne approffitta assai.Non mandate soldi in Africa ad alleviare la fame, perchè da che è modo è mondo, i soldi che noi abbiamo mandato al terzo mondo, ci sono tornati 10 volte di ritorno in affari commerciali e robe di questo tipo, ma non a chi a versato i soldi (cioè a voi), a chi li ha gestiti (vedi affari degli italiani in somalia, o altre operazioni a caso, sciegliete voi), per cui se volete dare una mano a quelli del terzomondo, sfruttateli, dategli un lavoro,non serve sottopagarlo che tanto le tariffe sono da fame, come badante, pulizie o operaio generico possibilmente in nero, che cosi' almeno fanno qualcosa e non rompono le scatole, e voi potete sempre vantarvi di dare da mangiare a tante famiglie, come di solito dicono gli imprenditori. Auguri di buone feste a tutti (tanto non costa niente dirlo) e in particolar modo alle belle donne, che domani è il loro anniversario.