sabato 13 luglio 2013

isabella

E' venuta a mancare a 43 anni la vicina di casa, l'Isabella.
Non era propriamente una vicina di casa, ma aveva per nonni i vicini di casa, e lei veniva spesso a trovarli.
I miei genitori erano amici dei vicini per cui periodicamente andavo con mio papà a casa del suo nonno.
Io avevo 18 anni e lei 14, ma mi piaceva particolarmente per la sua giocosità, confidenza e bellezza fisica.
Tra la casa di suo nonno e la mia c'era di mezzo una strada statale molto trafficata.
La primavvera, prendevo sempre la scusa di raccogliere cigliege per salire in alto sull'albero e  vederla in giardino dall'altra parte della strada. Lei mi salutava e con la scusa di dare una mano a sua zia a raccogliere cigliege andavo a trovarla.
Per un periodo mi ero invaghito, ma sono sempre stato timido, e cosi' a parte la stagione delle ciliege, da sua zia andavo raramente, perchè lei non c'era, o pensavo che non ci fosse.
Periodicamente la vedevo e restavo sempre colpito. Lei da adolescente era un fiore, era bellissima.
Nei miei confronti era amichevole. Tutto qui.
Poi lei ha fatto la sua vita ed è entrata in polizia.
Contrariamente al suo aspetto fisico e ai suoi sorrisi, ha avuto una vita travagliata.
Sempre dentro e fuori dagli ospedali a causa di alcuni incidenti automobilistici che ha subito senza sue colpe e poi per diversi anni per un tumore che l'ha distrutta.
Ricordo un piccolo episodio che mi era capitato.
A pochi km da casa avevo sbandato con la macchina, su del ghiaccio che si era formato per una perdita di acqua, senza nessuna conseguenza. Per dovere morale, cioè per evitare che qualcun altro avesse dei problemi ho segnalato la cosa al 113 col cellulare e dopo aver descritto la situazione e la richiesta di intervento, mi sono sentito dire: sei tu David? Io non lo so se in centrale vedano il nome di chi telefona, ma sono rimasto molto stupito che mi riconoscesse per la voce, dal momento che la vedevo si e no una volta all'anno. In quel momento ho sentito le "istituzioni" molto vicine e mi son reso conto che le istituzioni sono fatte da persone con i loro pregi e difetti.
Condoglianze ai famigliari, in particolare a Gianluigi e a Loredana, e a Carla. 

sabato 6 luglio 2013

L'utilità della sala giochi

Sono andato in centro di Gardolo a prendere un gelato con la mia compagna.
Al ritorno mi è venuto un dolore allo stomaco che si poteva risolvere solo andando al gabinetto. I due bar davanti ai quali siamo transitati erano chiusi, pero' era aperta la sala giochi con le slot machine. Sono entrato, sono andato alla toilette (che liberazione!) e poi ho fatto finta di interessarmi al gioco girando tra i solitari e silenziosi signori coinvolti nel "gioco", e sono uscito senza spendere un'euro. La mia compagna non voleva entrare in un sifatto locale e mi ha aspettato all'uscita.
Devo dire che oggi ho apprezzato la presenza di questo locale. Magnifico, mi sono trovato benissimo, la toilette era molto elegante e pulita. Lo consiglio a tutti quelli che passando di li' hanno
un problema analogo al mio!