giovedì 9 agosto 2018

Passaporto ritiro atto terzo

Per ritirare il passaporto mi hanno dato una carta ( mi dispiace ma non ho fatto la foto).
Mi danno un codice con cui devo cercare in internet se il documento è pronto.
Mi sembrava piu semplice che me lo dicessero con un SMS, ma va bene così.
Una riga piu tardi mi dicono che il codice non è quello scritto sopra, ma va interpretato: bisogna togliere alcune cose e usare solo il numero.
( E perché ci scrivono l'anno e il luogo solo Dio lo sa!).
Va be'.
C'e l'indirizzo web. Lo scrivo, ma non è risolutivo. All'interno della pagina riesco a destreggiarsi e a capire a che ulteriore link fare riferimento. La cosa si ripete per tre pagine.
Finalmente arrivò ad un documento PDF in cui c'è l'elenco dei documenti pronti.
Sono sei o sette pagine da scorrere.
Non trovo il mio numero dal che capisco che il documento non è pronto.
Lo rifaccio la settimana successiva con lo stesso esito.
Questa è la loro informatizzazione. Io la chiamo ufficio complicazioni.
Alla fine, per non perdere cinque minuti ogni giorno, rinuncio,  e vi accedo dopo un mese. E scopro che è pronto da 15 giorni.
Nel frattempo devo conservare la carta perché, non si sa mai, senza di quella non mi consegnano il documento.
Oggi vado a ritirarlo ( faccio la coda di almeno dieci minuti) e scopro che pagando dieci euro te lo avrebbero spefito direttamente a casa.
Eh! I soldi fanno miracoli.
Vuoi vedere che se mi rivolgevo  ( pagando) ad una agenzia, avrei avuto tutto più velocemente?
Più avanti provo a trovare su internet!

Su cosa mi concentrerò in futuro.

Da bambino volevo salvare il mondo facendo il missionario.
Poi dopo tre anni in seminario ho cambiato idea, troppa rigidità di orari, era una istituzione totale non mi sentivo libero.
Subito dopo ho studiato ai geometri per non dovermi sorbire l'astrazione del liceo ed  mi sono subito affascinato dalla isolazione termica delle case che prometteva meraviglie.
In quarta, quando con la matematica e le derivate si poteva calcolare il valore minnimo che poteva avere una funzione, ho impostato la formula del costo dell'impianto piu l'isolazionesolazione e del costo di riscaldamento, con l'unica variante data dallo spessore dell'isolazione e con mia sorpresa ( era il 1982) ho visto che era possibile costruire la casa senza riscaldamento, quella che oggi chiamano la casa passiva.
Poi però in casa non mi credevano e non ho potuto dimostrarlo, e mi mancavano i soldi per poterlo fare su una casa mia.
Cosi mi sono rovinato la vita per anni.
Non sono mai stato convincente.
Mio papà mi dava per pazzo quando affermavo che una casa si puo scaldare con il calore corporeo.

Per anni ho vissuto dai miei e poi sono andato in  una casa vecchia e poi in un condominio, dove i proprietari se ne fregano del riscaldamento perché è di competenza di chi vi abita per poco tempo per cui non ho avuto nodo di sviluppare la creatività.

Così mi son dedicato alla doccia, con lo stesso mettodo matematico.
Ora ho scritto il brevetto e speriamo vada bene, anche perché non serve nessuna autorizzazione per poterla cambiare, al pari di quando si cambiano le lampadine con quelle a led. Nessuno dovrebbe mettermi i pali nelle ruote.

La strada è segnata, altre idee me ne sono venute anche molto piu redditizie, sui trasporti, ma chiaramente me le tengo per me fino a che non le ho brevettate.

Vedo come va col brevetto della doccia, è quasi un anno che lo ho depositato, ed ho il sospetto che non vada bene ed ho paura che mettano ostacoli e non me lo riconoscono. Nessuno finora mi ha contattato.
Se va male i prossimi brevetti li deposito in Svizzera, che almeno non devo tradurli, e che mi da l'idea di un paese più affidabile.

La strada è segnata.
Rinuncierò completamente a fave volontariato.
Il mio volantariato sarà nel fare brevetti utili e poco costosi soprattutto in campo energetico.
Il più redditizio in assoluto.
Tutti hanno bisogno di energia, non è un bene voluttuario, per lo meno tutti hanno bisogno dei servizi che l'energia garantire: in casa riscaldamento, acqua calda, condizionamento.
Fuori casa i trasporti fuori e dentro la città.
La cosa interessante è dare un aerviser migliore con molta meno energia. Basta la fisica classica!

Il mio volontariato sarà questo.
Basta aiutare stranieri, poveri e disadattati.

In futuro il cambiamento climatico sarà disastroso e sarà la prima causa di povertà e di morte. Fortunatamente lo hanno capito anche all'interno della chiesa.

Agire sulla riduzione del riscaldamento climatico significa salvare vite.

Non perderò piu tempo a salvare una sola vita.
Voglio salvare il mondo. E me stesso.

Chi se ne frega del milione di morti in Siria o in sud Sudan.
A me interessa salvare i miliardi di persone che moriranno tra venti o trenta anni nel mondo.

Mi chiudero in me stesso, da questo punto di vista.
E il mio obbiettivo comprenderà anche fare i soldi a palate.
Mi riservo l'un per cento del risparmio che procuro, dato da tempo guadagnato, danni evitati migliori prestazioni. L'energia risparmiata sarà quella che inciderà di meno.
Farò risparmiare tremila euro a testa.
Un brevetto e fatto, uno e pronto e due e tre sono da elaborare. Speriamo in bene. Per l'umanità.

Farli gratis non ha senso.
Ho gia visto sulla mia pelle che se non c'è interesse economico le cose non vanno avanti.
Non parlo di me, ma per chi deve guadagnare assieme a me. Nessuno mi darebbe una mano portare avanti un progetto gratuito, e resterei al palo, e non solo io.
La corruzione al mondo e dilagante.
Nessuno fa nulla per nulla.
I piu bei progetti restano fermi se non sono corredati da soldi, mentre le idiozie, se ben pagate hanno successo.

Uno per tutti: bici elettriche e SUV.


martedì 7 agosto 2018

L'orto delle meraviglie!

I sapori degli ortaggi e della frutta dell'orto sono fantastici.

Nessun negozio è in grado di garantirli.

Mio padre mi assicurava che la frutta e verdura di una volta erano molto piu' saporiti. La stessa cosa un mio vicino di casa ormai novantenne.
Provatelo a chiederlo ad un anziano. Non è solo il ricordo bello della gioventu'!
Con mio fratello una volta simo andati in Vallarsa (TN) e abbimo trovato un vecchio e enorme albero di piccole mele, isolato in mezzo ad un prato abbandonato, giallognoli con venature ma asprini e dal gusto che non ci siamo mai dimenticati!

Le ragioni che probabilmente (penso io) differenziano la produzione di una volta e casalinga dalle piante da reddito sono riassumibili cosi'.

1) il frutto dell'orto è di stagione! matura gradualmente in più giorni all'aperto e viene raccolto maturo, bello e brutto, l'importante è che sia buono, e  mangiato subito o nel giro di poche ore.

Il frutto industriale viene selezionato per resistere per il tempo  necessario alla raccolta, trasporto, immagazzinamento distribuzione,  vendita, e infine consumo.
Devono maturare tutte nello stesso giorno per ridurre il costo della raccolta.

Chi compra, visto che paga, sceglie la frutta piu bella e lascia al venditore quella con qualche difetto, che deve essere venduta a un prezzo inferiore. Per questo, per il venditore, e quindi anche per l'agricoltore, la frutta deve essere standardizzata, e quindi trattata.
Le piante sono coltivate  curate, garantendo loro l'apporto minerale necessario, e i trattamenti necessari ad avere un aspetto perfetto.
Quante volte il consumatore assaggia il cibo prima di comperarlo?

La responsabilità per questo stato delle cose non sta solo da parte del produttore del venditore ma in buona parte anche del consumatore.

Il produttore cerca di massimizzare il guadagno.
Coltiva grandi estensioni di terreno dello stesso prodotto, e con la tipologia più richiesta dal mercato.
La cura per la biodiversità della cultura è nulla e idem per il terreno, che nell'orto famigliare è ricco di microorganismi, muffe e funghi e permette un ottimo equilibrio biologico con la pianta. La biodiversità del terreno è tutta da studiare!
Il terreno della pianura padana, da questo punto di vista è stato definito predesertico, cioè povero di vita.
L'attenzione ai minerali consente una grande produzione per ettaro, ma per fare questo bisogna apportare concimi.
Un organismo vivente non vive mai da solo. Anche noi uomini viviamo in simbiosi con moltissimi microorganismi e ci piace vivere in un ambiante naturale, piuttosto che nel cemento.
La scarsa attenzione alla biodiversità del suolo puo' indebolire le piante, che avranno (forse) bisogno di piu' trattamenti fitosanitari (questa affermazione appena fatto, è una cosa che ho sentito e che ritengo veritiera).
I trattamenti fitosanitari a sua volta possono ridurre la biodiversità del terreno.
E' un circolo vizioso. Sembra che sia successo così per l'insetto che sta distruggendo gli olivi, perché ha attaccato degli ulivi poco curati, che dovevano essere destinati solo all'uso energetico.

La biodiversità delle piante è scarsissima. Avete mai visto una coltivazione?
In val di Non coltivano solo mele, quasi tutte della stessa varieta che si differenziano solo per il portainnesto di cui ci sono pochi tipi!
Siete mai stati in una foresta intatta dove le painte non hanno bisogno di nessun trattamento?
In una coltivazione esiste solo quella pianta e molte volte il terreno è nudo.
In un orto famigliare si alternano moltissime piante.

Nell'orto della mia compagna, in 40 mq abbiamo venti qualità diverse di piante, alcune mischiate tra loro, oltre ad avere un mq di concimaia dove buttiamo le piante tolte, che sono una fonte preziosa per lombrichi e tantissimi altri insetti.Il terreno nudo è terribile, si scalda eccessivamente, si disidrata, non produce.

E' una questione di gestione del rischio, quello che insegnano in banca quando si comperano azioni.
Se una malattia attacca una pianta, pazienza, al massimo perdiamo un ventesimo della produzione e per noi non cambia nulla. Se avessimo piantato solo una pianta saremmo ansiosi, perchè se una malattia la colpisce, perderemmo tutto il raccolto, e allora saremmo ossessionati a controllare le malattie, e perderemmo molto tempo al negozio dei veleni, oltre al costo dell'acquisto dei veleni.

La malattia che viene dal campo vicino fa difficoltà fisica a diffondersi, perchè le piante simili non sono attaccate e l'insetto deve fare molti salti! Figurarsi se poi le piante sono una diversa dall'altra ( anche se magari tutte pomodori). Ogni pianta diversa, avra modo diverso di combattere la sua battaglia di sopravvivenza, per cui l'agente infestante deve adottare molte strategie diverse per diffondersi.
Se impiega molto a riprodursi perché non incontra le condizioni favorevoli, dá modo agli insetti antagonisti di organizzarsi!


Mia teoria sul gusto e su come le piante si difendono con vari elementi chimici che creano gusto! Se sono trattate e non hanno bisogno di difendersi, non hanno neppure bisogno di creare molte sostanze chimiche difensive, e puo essere che queste sostanze siano causa del gusto diverso delle piante.
Se non devono difendersi da nulla non elaborano nessuna difesa, e magari non hanno sapore!

(portare l'esempio del mais in america con i problemi di un singolo insetto contro tre qualità coltivate a rotazione in europa con problemi decimati).

Problema della interazione tra produttori, commercianti e mercato e conseguenti perdite di prodotto non richiesto dal mercato, e collegato problema della scarsità di varietà vegetale al negozio sotto casa. (argomento da sviluppare, cioè la estrema povertà varietale della produzione e la necessità di recuperare varietà ormai perdute (associazione Pinpinella).

Raccontare della pianta in giardino della mia compagna, ora perduta per sempre nella intera vicinanza e della pianta di cigliegio Moretta o Martignana intovabili se non per caso (raccontare!)

Problema della mancanza di consumo di verdura e frutta non saporita e conseguenze sulla salute.
Come convincere un bambino a mangiare la verdura e la frutta senza sapore?
Sapete che la famosa dieta meditterranea è a base di frutta e versura? E che garantisce lunga vita senza malattie?

Aneddoto: donna russa che vive in sicilia per dieci anni e che non riesce a mangiare nulla della frutta e verdura comperata in russia dopo che si è trasferita li. (sono senza sapore).

La mia compagna assiste anziani, e delle volte porta loro le eccedenze del nostro orto.
Mi racconta che quasi sempre queste signore chiedono informazioni sul cibo, perché ne percepiscono le migliori caratteristiche.

Diversi indios della foresta amazzonica sono tornati nella foresta, perché non sopportavano il cibo della "civiltà".

Per ultimo il trasporto, il km zero di cui dichiaro che è una emerita cazzata, perchè, come ho già detto, il costo energetico per comperare il cibo al supermercato con l'auto, è per lo meno allo stesso livello, se non superiore, all'energia necessaria per spostare il cibo intorno al mondo in grandi quantità.Il km zero serve solo a giustificare la ricerca del monopolio dei produttori locali, cioè la possibilità di alzare il prezzo della produzione locale e far fuori la concorrenza che viene dall'esterno.
Insomma non è assolutamente detto che il cibo che viene da lontano sia peggiore!

Tempo perso per orto: quanto tempo perdiamo ad andare al supermercato, parcheggiare a trovare la frutta migliore e raccoglierla dai banchi e pagare alla cassa? Per poi prendere l'auto è andare a casa?
Quanto  tempo dedichiano a  guadagnare i soldi?
Quanto tempo dedichiamo per andare dal medico, curarci, pagare le tasse per la sanità, soffrire per malattie evitabili come le malattie cardiocircolatorie che non esistevano nel primo dopoguerra in meridione quando hanno scoperto la dieta mediterranea?
Quale è il gusto del cibo del supermercato?
Come ci soddisfa?

Quanti mq servono? 20 a testa, l'equivalente di un parcheggio per l'auto individuale, spazio di manovra e un pezzattino di strada di accesso!

Provate a coltivare qualcosa sul balcone! Le painte aromatiche hanno un sapore che in negozio non hanno! se non diluito!