venerdì 21 maggio 2021

Induzione rispetto a gpl o metano

I vantaggi accessori della piastra, come una maggior sicurezza, una maggior velocità e una più facile pulizia, sono preponderanti rispetto al risparmio economico (con questi argomenti ho convinto la mia compagna).
Il vantaggio ambientale c'è. 
Il costo di una piastra a induzione economica a un singolo fuoco è 40 euro. Il costo del riscaldamento dei cibi, è poca cosa. Per una famiglia di 2-3 persone può incidere nella peggiore delle ipotesi per 160 euro all'anno nel caso del gpl in bombole da 15 kg (una ogni 3 mesi da 40 euro, fonte il venditore di bombole).
La scelta del risparmio energetico è quindi secondaria, come sostegno da sempre quando vado ad indagare sulle efficienze energetiche. La gente generalmente non sceglie per l'ambiente, ma per la comodità.L'importante alla fine è che faccia una scelta pro ambiente.

Vediamo nel dettaglio.i punti A B e C


A) Praticità. I vantaggi sono i veri motivi per cui la si sceglie l'induzione, molto più importanti del risparmio economico e ambientale dei punti B e C.
Sono quelli per cui ho convinto la mia compagna.
1) i tempi di cottura, grazie alle potenze e efficienze maggiori sono notevolmente minori. Ad esempio per preparare il caffè impiego un minuto e mezzo, contro i 4 del gas. Questo perché l'efficienza è maggiore.
2) la sicurezza totale, niente scottature, niente inquinamento interno, niente fuga di gas, niente sostituzione periodica di tubi. Nella peggiore delle ipotesi, la piastra si spegne da sola dopo un certo tempo; resta solo il problema dell'acqua bollente coi bambini.
3) la semplicità nella pulizia 
4) Il vantaggio con il timer di potersi dedicare ad altro durante la cottura, ad esempio fare la spesa;
5) con l'impostazione di temperatura fare la cottura a temperatura ottimale;

B) Minori costi energetici: 
1) Mediamente l'efficacia del gas, inteso come rapporto tra energia fornita e energia utilizzata per la cottura del cibo, è del 45% nei gas vecchi, un po' meglio nei gas recenti; l'efficacia della piastra a induzione è intorno all'80%. L'argomento della resa ha tantissime sfaccettature come dimostrato dal sito dell'enea redatto nel 2015.


Le rese variano molto a seconda di tantissimi parametri e abitudini di cucina.
2) In estate, l'induzione rispetto al gas, grazie alla maggior efficacia, scalda meno l'ambiente per cui la cucina è più fresca con minor costo di condizionamento.
3) in inverno la cucina è più calda perché non serve il foro di aereazione permanente e quindi si spende un attimo in meno per riscaldare.
4)Costo elettricità :avendo tutti già un contratto di elettricità con i relativi costi fissi, vanno conteggiati solo i costi variabili del kwh, nel mio caso sono 3,8 centesimi per l'energia e 1,8 centesimi per il trasporto, entrambi aumentati di un 10% di iva per un totale di 6,1 centesimi. Se si usa, come nel mio caso, una piastra a induzione con la potenza massima di 2 kw, non è necessario cambiare potenza all'impianto. Bisogna solo fare atternzione a non utilizzare contemporaneamente la piastra alla massima potenza con il forno. La lavastaviglie non si utilizza durante la preparazione dei cibi, ma successivamente, e idem per la lavatrice.
5) Costo metano: se usato solo per la cucina, vanno conteggiati i circa 100 euro di costi fissi, a fronte di un costo a mc di 0,17 euro (che sono più o meno 10kwh), quindi un costo a kwh di 0,017.
6)Costo gpl: una bombola da 15 kg (150 kwh) costa 40 euro e quindi al kwh sono euro 0,27


Con l'induzione si hanno meno sprechi di energie negli errori di gestione della cucina: 
1) il vantaggio con il timer e l'impostazione di temperatura è di non commettere errori di distrazione durante la cottura (vai a riposarti un minuto e ti addormenti con il fuoco acceso) 
2) e di fare la cottura a temperatura ottimale (su questo la produzione di piastre a induzione può migliorare enormemente)
3) La piastra riconosce la dimensione della pentola, per cui, rispetto al gas sopperisce agli sbagli di collocazione della pentola sui fuochi sbagliati.
4) se non c'è la padella non si accende. Questa maggior efficacia può influire su un 10% stimato a pancia di costo inferiore rispetto al gas.

Costo elettricità: 6,1 centesimi al kwh con efficacia 80% = 8 centesimi a kwh di cibo riscaldato
Costo metano: 17 centesimi al mc, che dà 10 kwh, resa 45% + errori cucina 10%= 4 centesimi a kwh di cibo riscaldato.
Costo gpl 0,27 euro/kwh, resa 45% + errori cucina 10%= 66 centesimi a kwh di cibo riscaldato.
Qui abbiamo una stima dei consumi annui per una famiglia tipo italiana con il metano o gpl

Consumi annui  pari a 55 mc. 


I consumi nella mia famiglia, rapportati alle persone, (siamo in due), sono simili alla famiglia tipo che ho ipotizzato. Il consumo è di 3 bombole da 15 kg all'anno che fanno 45 kg di gpl e dal costo di 120 euro. 
Un kg di gpl è termicamente equivalente a un mc di metano quindi mi avvicino ai consumi ipotizzati di 55 mc per una famiglia di tre persone. 
Passando alla piastra ho avuto un incremento di consumo elettrico in bolletta di  300 kwh all'anno (son passato da 700 kwh all'anno che avevo prima di adottare la piastra a induzione, a 1000 kwh), che al prezzo di 6,1 centesimi fanno 18 euro all'anno.
Non c'è storia tra induzione e gpl!
Se avessi installato il metano, ci sarebbero stati i costi di impianto per portare il gas a casa (circa 500 euro) e un costo fisso di 100 euro e un costo variabile di 10 euro. Quindi con la piastra a induzione si ha un risparmio economico di 100 euro all'anno, oltre ai numerosi vantaggi elencati.
Diverso il caso se si avesse il metano per altri usi, ma il metano non può certo essere considerato pratico come la piastra a induzione. 

C) Minor impatto ambientale (questi stanno a cuore a me, che ricerco il consumo zero di energia). Vediamo : di buono, l'elettricità in Italia è prodotta in buona parte per una media del 45% (fonte enel) senza emissione di anidride carbonica, cioè quella prodotta con eolico, idroelettrica, fotovoltaico e anche con il nucleare che viene dalla Francia. Per contro l'efficienza di conversione, nelle centrali, del metano in elettrico, è mediamente del 50%. Poi vi è il rendimento dell'induzione dell'80%.Vi è poi una perdita di rete del 6%.

Quindi l'energia fossile necessaria per produrre un kwh di cibo caldo con l'induzione è:
1kwh*(1-0,45)/0,5/0,8*1,06 = 1,46 kwh.
Il consumo di energia avviene durante il giorno, per buona parte a mezzogiorno quando vi è la produzione dal sole, ma non d'inverno. Insomma, l'argomento è un po complicato e con questo calcolo approssimativo facciamo una semplificazione.

Il confronto col gas,. Per riscaldare il cibo, con 1 kwh di gas, si ha una resa di 0.45 e poi va considerato una media di errori nella gestione del 10% 1/0.45*1.1=2.4 kwh, tutte di origine fossile.

La piastra a induzione richiede meno uso di combustione fossile in un rapporto 1,46/2,4= 0,6, cioè circa il 40% in meno di anidride carbonica.

La piastra singola ha un utilizzo anche fuori casa, perchè è facilmente trasportabile e utilizzabile laddove vi sia corrente elettrica (campeggio).

Infine, come già evidenziato in un mio post precedente, si può fare molto meglio con la pentola a pressione, la cottura può richiedere un terzo del tempo e ridurre ulteriormente l'energia da usare, fino a portarla ad un livello bassissimo, quasi ridicolo del costo di 5 euro annui


Ho mantenuto il gas a gpl per emergenza. Il gpl servirà anche quando sarò staccato dalla rete e d'inverno per diverso giorni i fotovoltaici non produranno. Ma questo è un altro mio ipotetico progetto.

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