giovedì 13 gennaio 2011

visita a mio zio di 98 anni

Venerdi' 7/5/2010 sono andato a visitare mio zio andrea di 98 anni.
Era da tempo che me lo ero ripromesso.
Saranno stati almeno 20 anni che non lo andavo a trovare a casa sua.
L'ho trovato bene, solo con movimenti un do' lenti, ma non troppo legati alla sua età.
Suo papà, mio nonno, è vissutto fino a 90, e 35 anni fa, era una età di tutto rispetto.
Anche la sua lo è, tanto piu' che riguarda un uomo. Di solito i centenari sono donne.
Sono stato li' poco, non volevo essere d'intralcio.Comunque è stato lui a trattenermi.
Mi ha detto che era molto contento.
Dei miei zii da parte di mio papà, è l'unico che è rimasto di sei che erano.
Mi ha parlato dei tempi andati, di come sono cambiate le cose.
Sta molto bene, non ha problemi economici.
Mi ha raccontato di quando è entrato la prima volta nella proprietà dove ha la casa.
Tutto intorno c'era campagna, dove adesso sono tutti condomini.
Mi ha parlato del suo giovane vicino di casa scapolo (85 anni) proprietario del palazzo vicino e della sua campagna che coltiva quando puo'.
Sono andato via contento, contento di essere riuscito a trovarlo, prima che sia troppo tardi. e contento anche perchè lui era contento.

poesia di mio zio camillo

Questa è una poesia di mio zio camillo.
La pubblico perchè è piu' di un anno che è morto.
Capisco che per voi non ha molto significato, ma si tratta sempre di mio zio a cui ero affezzionato e se sapete il trentino, forse è anche piacevole per voi.

Dre ‘n mas su ‘n vers Lases
en bis che neva a spas
‘l s’a trovà sora ‘n bus
squert su de rais
e ‘ndel sgaus del bus
el bis l’ha vist en tas
“Tei, ti, balos che sès!”
- el dis el bis al tas -
Che fas giò lì ‘n quel bus?
Se giò n’quel bus lì stas
devèntes masa gras !!
po’ ciapes su la tos !!
Che gas ti ficanas
el dis el tas al bis
se vegno su dal bus
te dago en pugn sul mus
Se fas en pas
el dis el bis rognos al tas
” Te molo en sas sul nas ” !
” Che fas ?” - el dis el tas
“Te molo en sas sul nas”
el dis el bis pu fis
rognos e ‘npontilios
ben mes ‘ntra le rais !!
E’ suzest en rafanas
Rabios tut ros el tas
l’ha trat via le rais
l’è salta su dal bus
l’ga corest dre a quel bis….
E ‘l bis, pauros tut scos
dal mus pelos del tas si gros e gras
el sè ‘mbusà ‘nden bus
che gh’èra live a ‘n pas
Ades, i dis che l’tas
pelos e mparmalos,
l’è sempro lì su l’us
che ‘l speta che quel bis
che ha fat el ficanas
el vegna for dal bus
par dirghe: Vergognos!!
e darghe en pugn sul mus!!
Ma ‘l bis da ‘n altro bus
l’è già scampà da ‘n mes
Morale:
stà storia, se ve pias
de spes la gà qualcos
per chi no la capis
ghe tiran via ‘l smarlòs.
Ghe gènt che come ‘l bis
la sponge e po sparis
e quei che come ‘l tas
a volte noi capis
che col nervos ados
se fà el zoch che piase al bis

pedofilia

Mercoledi' 5/05/2010 alle ore 20.30, e il 12/05/2010 a stessa ora, ho participato ad una conferenza sulla pedofilia.
La teneva una psicologa che si occupa di problemi sessuali.
La conferenza era organizzata dalla circoscrizione di Cognola, su sollecito di un consigliere della lega nord.
I partecipanti era una trentina, non so dire se tanti o se pochi per riunioni di qesto tipo, e tranne alcuni papà erano tutte mamme.
La cosa che mi ha colpito di piu', è il fatto che i protagonisti di questi abusi sono quasi sempre parenti, o amici di famiglia, rarissimi sono gli estranei alla famiglia, cosa che invece sembra trapelare dai giornali quando si parla di questi argomenti.
Quello che è emerso dai racconti della signora, che raccontava gli episodi che aveva vissuto nella sua vita di esperta, (senza fare nomi e cognomi, chiaramente, e senza parlare in nessun modo delle persone, se non per le vicende sessuali di cui erano vittime i suoi pazienti) era un campionario molto variegato, di uomini abusanti, delle volte con la complicità delle mogli, che o facevano finta di non capire, oppure non si rendevano conto di quello che accadeva in casa.
I bambini vengono generalmente avvicinati piano piano, nel corso delle settimane.L'abuso non è mai improvviso, c'è un'opera di seduzione da parte dei grandi, e sui bambini è rarissimo che venga fatta violenza.Anzi, i bambini provano piacere, stando a quello che raccontano, ma il danno maggiore per i bambini, è a livello psicologico.
La cosa migliore da fare è allontanare subito l'abusante dal bambino, perchè è difficile che la giustizia faccia il suo corso, a meno che si voglia lasciar proseguire l'abuso per cogliere sul fatto l'abusante.
Bè la conferenza è stata lunga, si è parlato per 4 ore, per cui non vi racconto tutto.Dovevate venire.
Comunque è stato interessante, perchè sono venuto a conoscenza di cose che ignoravo, o di cui sapevo qualcosa con le cose distorte sapute dai giornali.
La signora invece parlava di una realtà quotidiana, e territoriale.
La pedofilia è considerata come malattia, ma gli abusanti è rarissimo che non abbiano facoltà di intendere e volere.
La signora ha fatto riferimento a un inventario, a livello mondiale, di malattie psichiatriche, DSM4 4 sta per la versione.
Comunque nell'800 anche la semplice masturbazione era vista come malattia, e anche l'omosessualità era vista come malattia, fino alla 3° verione del documento.Addirittura, presso i greci la pedofilia era regolamentata, a quello che diceva la signora.
Il problema non esiste per l'adulto, ma semmai per il bambino, che vede tutta la sua vita segnata da questo trauma.

serata a base di funghi

13/12/2010
Tante volte si sentono le tragedie famigliari.
La moglie che ammazza il marito, o piu' spesso il marito che ammazza la moglie.
Tante volte all'omicidio segue il suicidio, perchè probabilmente uno si rende conto della cazzata che ha fatto, e non vede la

possibilità di rifarsi una vita, se non dopo anni di carcere.
Ho una buona notizia.Ci sono sistemi molto piu' sicuri e puliti.
Si tratta dei funghi.
La strategia è la seguente.
Si fa una bella escursione nei boschi, di cui la nostra zona (trentino) è piena.
Si raccoglie di tutto, facendo attenzione ai funghi buoni e cattivi.
Si evitano accuratamente i funghi che provocano diarrea, non adatti allo scopo, perchè fanno solo casino.
Si presta particolare attenzione ai funghi verdi a forma di fallo, la famosa amanite falloide, da conservare con cura per lo scopo.
I funghi rossi con puntini bianchi sono i piu' indicati, perchè oltre a quelli velenosi, ce ne sono di quelli commestibili, e

puoi sempre dire che sei un'intenditore di funghi, che sono i funghi migliori, ecc ecc.
Si fanno due padelle, una coi funghi buoni, e l'altra con quelli cattivi.
Mi raccomando la padella per forma o colore deve essere diversa, perchè altrimenti ci si confonde.
Si prepara la serata in casa alla grande,la tavola con una bella tovaglia e le candele bianche (non usare le candele rosse e

grosse dei cimiteri perchè non sono adatte).
La scelta del menu' la lascio a voi, ma il piatto forte sono i funghi.
Non sto a dilungarmi come fare, unica accortezza non confondere i funghi buoni con quelli cattivi, perchè ne potrebbe andare

della vostra vita, invece che quella del partner.
Mi piacerebbe vedere cosa dice il giudice di fronte alla vostra ammissione di aver fatto un piccolo sbaglio nella scelta dei

funghi, è una cosa che ogni tanto capita, anche nelle migliori famiglie!
Mulo e alcool
Mi viene in mente oggi un fatto che mi ha raccontato mio cugino.
Alla televisione (credo che sia stat rttr o tva) è andata in onda tempo fa un'intervista a un tipo della val giudicarie (credo) che viveva in un maso sperduto in montagna e che usava come mezzo di trasporto un mulo.
Come mai usa il mulo?Chiede l'intervistatore
Ah! è molto piu' comodo della moto (parlava in dialetto stretto ma lo traduco in italiano)
Ma non è molto lento?
Forse sarà lento ma è molto affidabile.
In che senso?
Non ha bisogno di manutenzione, funziona sempre, non si guasta mai.
Sai ho anche una vecchia moto ma c'è sempre qualcosa che non funziona, l'avviamento, la carburazione, la benzina, l'olio, l'assicurazione, le tasse, perdo piu' tempo per queste cose che per i brevi viaggi che faccio.Ma c'è dell'altro.
Dica!
Vede delle volte vengo in paese a festeggiare, e sai comè, un bicchiere di vino tira l'altro e alla fine della serata non riesco a reggermi neppure in piedi.
Allora che fa?
Mi siedo sopra il mulo e anche senza dargli comandi mi porta diretto a casa, visto che la strada la sà molto bene.
Questa cosa non succede ne con una macchina e neppure con una moto.E' fantastico da questo punto di vista.Gli voglio molto bene.

Credo che le forze dell'ordine non sono tenute a fermare un mezzo di trasporto "automatico" come questo, in caso di evidente superamento del tasso alcolico! (persona che dorme beatamente sopra un mulo in movimento)
Infatti il conducente è il mulo (di solito vegetatiano e consumatore di sola acqua) e non la persona

Sarebbe auspicabile una campagna promozionale a favore dell'uso del mulo in occasione dei sabati sera per evitare le note stragi che avvengono sulle strade!
Evviva i muli!