mercoledì 28 dicembre 2011

La mia religione: praticante ma non credente.

Lunedi' di santo Stefano sono andato all'abazia di San Lorenzo di Trento, quella tra la stazione dei treni e delle corriere
Erano le 19 e fuori faceva buio.
In chiesa non c'era nessuno, neppure una persona, c'era silenzio e le luci erano soffuse, c'erano solo le luci dei lumini, quella che illuminava il crocifisso, oltre alla luce della vetrata colorata.
Mi sono seduto e sono stato in pace per almeno 5 minuti.
Non ho fatto niente, non ho pregato e neppure pensato, ho solo contemplato la situazione di completa calma. Mi sentivo padrone anche se ero solo un fedele.
Da bambino qualche volta andavo in chiesa a pregare ma allora credevo in Dio e stavo a contemplare il tabernacolo e avevo una sensazione di pace. Ero nella casa di Dio e mi sentivo protetto e consolato e andavo a parlare con lui.
Durante le medie sono andato in seminario, di mia volontà, avrei voluto fare il missionario, ma dopo ho cambiato idea, mi pareva una vita troppo castigata, rispetto alla libertà e divertimento dei miei compagni di paese, o almeno cosi' a me sembrava.

mercoledì 27 luglio 2011

partecipazione al bene pubblico

Pochi si interessano del bene comune.
Vorrei raccontare una piccola cosa raccontata da una mia amica.
Nel suo condominio era una settimana che l'acqua puzzava di cloro.
Tutti quelli che incontrava negli spazi comuni, si lamentavano.
Allora ha chiesto se qualcuno si era interessato, ricevendo risposta negativa.

martedì 26 luglio 2011

i numeri del treno ad alta velocità e quello dei pendolari in italia

Lo stato italiano ha investito un sacco di soldi nei treni ad alta velocità.
Il grosso del traffico si svolge però sui treni pendolari, quelli regionali, che lo stato ha demandato alle regioni.Tutto sommato non sarebbe sbagliato che lo stato si occupi delle tratte principali, mentre le tratte locali le gestiscano le regioni.
Il problema è quello dei fondi, dei soldi stanziati.
Per i treni ad alta velocità sono stati spesi un sacco di soldi mentre a quelli locali restano le briciole.
Il tutto avrebbe una logica se il trasporto si ripagasse da solo col prezzo dei biglietti, ma la mia impressione, che cerchero' di avvallare con qualche riferimento in rete, è che i soldi sono andati a finire nelle grandi opere per ragioni che ci sfuggono, ma che per poche persone sono molto concrete e palpabili

domenica 24 luglio 2011

Il fotovoltaico è meglio delle finestre o del cappotto?

PREFERISCI L'INGOMBRANTE FOTOVOLTAICO

OPPURE
LUSSUOSE FINESTRE NUOVE

E CALDA ISOLAZIONE ?

Oggi vorrei parlare degli incentivi al fotovoltaico.Sono soldi pagati dai cittadini attraverso un sovraprezzo della bolletta elettrica.Oggi una massa enorme di questi soldi viene usata impropriamente per finanziare gli inceneritori e i recupero energetico degli scarti di lavorazione delle raffinerie.E' uno scandalo tutto italiano perchè solo in italia questi soldi sono stati deviati dalla loro finalità originaria di incentivare le fonti energetiche sostenibili.Ben venga quindi che questi soldi vengano spesi per la destinazione per cui vengono accantonati.

Dal mio punto di vista, sebbene non disapprovo il loro utilizzo, sono convinto che i soldi provenienti dalle bollette energetiche, sarebbero utilizzate meglio per l'efficenza degli edifici, visto che il consumo energetico degli edifici (usato per la climatizzazione sia estiva o invernale) costituisce oltre il 40% dell'energia spesa in italia, molto di piu' del 12% speso per elettricità.
Purtroppo devo dire che ho riscritto piu' volte questo post perchè devo ancora chiarirmi le idee

Voglio farvi capire il perchè con dei numeri di esempio.

giovedì 21 luglio 2011

Il parroco, il tetto e il parrocchiano scaltro


Un parroco in campagna aveva un suo parrocchiano che gli venieva periodicamente a aggiustare il tetto.Per il servizio reso, il parroco aveva molta considerazione per questo uomo e dava sempre qualche regalo, essendo molto soddisfatto del piacere che gli veniva fatto.
Un giorno telefona per la solita tegola rotta a questo parrocchiano, e gli risponde la moglie: "Mio marito è ammalato, ma non si preoccupi che le mando il figlio".
Suo figlio fa il lavoretto, riceve il regalo, ma da quel momento il padre non viene piu' chiamato per fare il lavoro sul tetto.
Il padre allora si arrabbia col figlio:"Benedetto di un figlio, cosa hai fatto!? perchè quando sei andato ad aggiustare la tegola rotta non ne hai rotto un'altra da un'altra parte? adesso non mi chiama piu'!"

lunedì 4 luglio 2011

L'aria del trentino



Mio zio e mia zia erano emigrati in Australia dopo la seconda guerra mondiale. Allora per andare e tornare dall'Australia si usava la nave e il viaggio era impegnativo e durava quasi un mese.Non c'era skype e neppure il telefono. Si comunicava solo per lettera, lente anche quelle.Si era sostanzialmente in una situazione di isolamento rispetto ai propri affetti.
Era già qualche tempo che erano all'estero e mia zia aveva nostalgia di casa. Allora si è confidata a mio zio: “Sai Camillo, mi manca tanto l'aria del Trentino!”
Mio zio era un burlone, e disse a mia zia: “Non preoccuparti che ci penso io.Vieni con me.”
Mio zio Camillo si era portato dall'Italia una Lambretta, e gli era venuto in mente che da quando era in Australia non aveva mai gonfiato le gomme.
“Vieni vicino al tappo che sgonfio le ruote. Ti assicuro che questa aria viene da casa!Annusa a pieni polmoni!”
L'odore non era sicuramente quello delle violette di montagna: era puzzolente e sapeva di gomma.
Però era l'aria del Trentino!

Marte e le miserie quotidiane


Non ci credo che ci arriveranno mai vivi su Marte, perchè le radiazioni cosmiche sono impossibili da schermare. Si stanno spendendo un sacco di soldi e tempo per questa impresa, quando ci sono tantissimi problemi da risolvere su questa terra!
Stiamo esplorando lo spazio ma le finestre sul tetto perdono! E non si riescono a stagnare!
Diversi problemi non sono stati ancora risolti anche in ambito strettamente domestico: per stirare bisogna ancora affidarsi al ferro da stiro.
Anche attività quotidiane non sono state automatizzate: penso al lavaggio quando si è al gabinetto. Siamo molto indietro rispetto ai giapponesi.
Devo dire però che ultimamente hanno inventato un robot che spazza la casa da cima a fondo in modo automatico. Non costa tanto, basta programmarlo per fare il lavoro quando non si è presenti.
Tutto sommato comunque lo scopare è una delle poche attività piacevoli che mi piace fare, e non vedo perchè lo debbano fare i robot al posto nostro!

giovedì 30 giugno 2011

cose su cui vale investire


Quanto vale investire in cose nuove, e spendere una follia, se dopo qualche anno sono già vecchie e superate?
Il caso classico sono gli apparecchi elettronici, e tutto quello che è legato all’informatica.
Ancora piu’ ecclatanti sono i film, che dopo sei mesi non li guarda piu’ nessuno.
I giornali poi, dopo mezzogiorno sono carta straccia, non valgono piu’ niente.
Almeno il pane del giorno prima lo metti nel forno a microonde e lo puoi rimangiare caldo.
Da parte mia, le canzoni sono sempre belle da sentire e le conservo con cura anche dopo parecchi anni, perché sono portatrici di ricordi e emozioni.
A me piacerebbe sapere che le cose che accumoli abbiano valore, invece succede proprio il contrario.Hanno valore solo per te, in quanto ti ricordano q ualcosa.
Tutto è a scadenza, anche i soldi che si deprezzano con l’inflazione.
Vale la pena solo vivere il presente e trarne giovamento.
L’unica cosa che non si svaluterà sarà la terra, perché quella non è soggetta a svalutazione.E’ in quantità finita, non è riproducibile,e gli uomini sono sempre di piu’.

lusso e scelte


Il 6 novembre 2010 ho parcheggiato l'auto nel piazzale del Poli a Gardolo.
L'ho parcheggiata vicino ad una bella Ferrari rossa, di quelle basse a soli due posti.
Sono stato abbastanza lontano per paura di toccarla e di fare dei danni,non si sa mai a cosa si va incontro.
Visto che l'autista della Ferrari stava facendo manovra, volevo darghi una mano.
Voleva avvicinarsi il piu' possibile au un muretto che stava davanti alla macchina.
Gli ho fattosegno con le due mani, tenedole distanti solo pochi cm, e lui mi ha rivolto un sorriso.
Il fatto curioso era che aveva un sorriso di un solo dente, anche qullo marrone.
Allora ho pensato che se fossi stato nei suoi panni, io avrei dato la precedenza, nello spendere i soldi a curarmi la dentatura, piuttosto che comperare un'auto costosa.Evidentemente il mondo è bello perchè è vario.

gli autisti del bus vanno in auto

11/4/2011 Davanti agli uffici di trentino trasporti ci sono 100 posti auto tutti pieni, piu' altri parcheggi all'interno dell'area.

Il compito della società è quello di gestire il trasporto pubblico.

Di solito chi lavora in una compagnia ha tutta la convenienza a utilizzare i prodotti della compagnia.

I dipendenti fiat ad esempio avevano la possibilità di acuistare l'auto a prezzi di favore.Da mie informazioni so che hanno l'abbonamento al trasporto pubblico gratis.Ma non lo usano, infatti il parcheggio è pieno.

Dovrebbero essere 400 gli adetti, ma chiaramente sono su piu' turni e quindi penso che 100 parcheggi siano sufficenti a soddisfare la richiesta di tutti i dipendenti.

Un 'ottimo esempio della fiducia che questi dipendenti rivolgono al servizio che erogano.

lunedì 6 giugno 2011

cambiamenti climatici



Il clima non sta cambiando? per i scettici allego un link a una stazione meteo di gardolo frazione di Trento con cui si puo' chiaramente vedere la modificazione della temperatura in questi pochi anni.
E' si, servono soluzioni globali di minor uso dei combustibili e maggiori foreste a disposizione per assorbire il carbonio prodotto.Invece si va in direzione opposta.
Io sto cercando di ridurre la mia impronta con elettrodomestici a basso consumo, un cappotto a mie spese sulla mia casa (se me lo lasciano fare dato che abito in un condominio) riducendo i tempi della doccia giornaliera, ottimizzando i viaggi, cercando mete vicine (anche in vacanza) e i viaggi da solo in auto ( per cui uso il cavallo di san francesco,la bici,la moto,e d'inverno il carpooling e mezzi pubblici)
La strategia migliore sarebbe l'autostop organizzato a pagamento (jungo o similare da cui il nome di questo blog) perchè abbinerebbe il vantaggio di capillarità dell'auto privata a un suo uso, per certi versi sostenibile.
Capisco che è una goccia nel mare, ma si tratta sempre di qualcosa.Altro non posso fare.

domenica 5 giugno 2011

Cetrioli in Germania


Inizio con una barzelletta.
Due donne che si tengono per mano, vanno da un fruttivendolo.
“avremmo bisogno di due banane” Il fruttivendolo stacca le banane da un casco ma se ne staccano tre. “Va bene lo stesso se ve ne do’ tre?” una donna risponde”Va bene, la terza la mangeremo”.

A quanto pare in Germania ci sono stati 19 morti legati ad un batterio che inizialmente attribuivano al cetriolo.La cosa misteriosa, che non si riesce a capire, è come mai le persone colpite sono quasi tutte donne.

domenica 22 maggio 2011

complesso di inferiorità


Sei anni fa avevo una tredicenne, ma mi stavo stancando di lei, ormai il rapporto era finito e senza prospettive.Stavano venendo alla luce i primi problemi e volevo liberarmene, per una piu' giovane.
Ne ho presa una di otto mesi.Forse quella non mi darà problemi, ho pensato.La tredicenne l'ho portata a rottamare.La prima era una Fiat Uno, la seconda la sua erede: la Fiat Punto.
Devo dire che mi pareva di aver preso una grande auto rispetto alla Uno.Rispetto a questa utimaera piu' capiente, piu' silenziosa e rispondeva meglio ai comandi.D'estate era anche piu' fresca.Però la vecchia l'avrei tenuta ancora per un po', se non fosse stato per il problema al motore.Forse l'avrei anche riparata.Stavo bene con quella tredicenne, non avevo bisogno di nuove avvventure.Mi hanno spiegato che se volevo migliorare la mia vita nel confronto del gentil sesso,(di cui ero carente) dovevo fare una scelta di vita.
Oggi, seppure ho preso un'auto piu' grande, mi ritrovo ancora ad avere l'auto piu' piccola in circolazione, perchè tutti nel frattempo hanno preso auto molto piu' grandi di quelle che avevano prima.Ora tutte le auto, anche le utilitarie si sono trasformate, per quanto possono, in piccoli SUV. E non è che siano aumentate le famiglie, anzi il nucleo famigliare forse si è ristretto.Sono cresciute le esigenze.Le auto viaggiano vuote come prima, ma si deve avere lo spazio per sette persone, perchè magari, una volta ogni 3 anni si deve fare un viaggio con la moglie, il figlio, e i 4 suoceri.Tre generazioni di figli unici in un'auto.
Anche per le vacanze è importante l'auto grande: si devono portare le valige con tutti i vestiti necessari, in modo da campiarsi completamente ogni giorno, ogni membro della famiglia.
Poi però si sceglie di andare all'estero con l'aereo, perchè fa piu' figo, e si parcheggia l'auto all'aereoporto, che forse era piu' conveniente andare col treno.
Prevedo già il futuro.Il figo del concessionario ti spiegherà che serve l'auto grande per fare il traslocco, cosi vedremo che in futuro si girerà tutti con dei enormi e lussuosi furgoni!

la macchina ecologica perfetta per la città: la moto


Lo scooter l'ho sempre amato, da quando mio fratello me l'ha fatta provare la prima volta.
Con la moto la città diventa molto piccola e praticabile.
Non esistono code al semaforo e non esite il problema del parcheggio.Sarebbe il perfetto sostituto dell'auto, sia per consumo che per ingombro.
In realtà l'utilizzo reale della moto è quella di un giocattolo.
Chi compera la moto in genere è un adolescente e lo fa per avere indipendenza in attesa di avere diciotto anni, dopo di che viaggia in auto, che da piu' prestigio.
Dopo i diciotto anni generalmente si compera la moto solo per divertimento,e allo scopo la compera potente.Chi vende le moto si adegua,e presenta dei bei oggetti potenti e colorati, con forme diverse seguendo la moda.

Diversamente dagli altri, la moto la vedevo come strumento per muovermi, non mi interessava l'estetica ma la funzionalità: mi interessava poter usarla d'inverno, e avrei prederito una moto sicura e parca nei consumi
Quello che i concessionari proponevano era il casco per la sicurezza e la coperta di protezione per l'inverno.La sicurezza per me non era in primo piano perchè ritenevo di potervi fare fronte con la mia bravura.In seguito ho capito che l'inevitabile puo' sempre capitare.
L'unica casa che ha pensato alla sicurezza è stata la bmw con il suo scooter con il tettucio in tubi d'acciao.Purtroppo era molto costoso.
Per l'inverno non ci ha pensato nessuno.
Eppure basterebbe poco.Basterebbero delle protezioni di plastica rimovibili per difendersi dall'aria che innonda le gambe e dei getti di aria calda provenienti dal motore.Per chi viaggia d'inverno sono la protezioni delle gambe il vero problema.Le altre parti sono protette, la testa dal casco,le mani dai guanti e il corpo dal parabrezza ma soprattutto dalla giacca a vento che non è un'impedimento per il motociclista perchè comunque d'inverno ci si mette comunque un capo pesante, mentre sarebbe molto scomodo mettersi dei copripantaloni da togliersi in ufficio.
Anche per il consumo di benzina sono stato molto deluso.
Tra le motivazioni che mi portavano ad usare lo scooter, c'era anche quella ambientale.
Diciamo che se uno vuole essere completamente indipendente le scelte possono essere quattro: andare a piedi, in bici, in macchina o in moto.Le prime tre comportano un sacrificio di tempo,le prime due anche di fatica, la terza parecchio consumo di carburante e con esso di inquinamento.La migliore sarebbe la moto, che rispetto all'auto pesa pochi chilogrammi e ha una sezione frontale ridotta e quindi ci si aspetterebbe anche un ridotto consumo.
Purtroppo non è così.Ai padroni delle case motociclistiche non interessa il consumo perchè non è tra le caratteristiche richieste.
La moto o il motorino è un giocattolo virile e come tale fa pochi chilometri, o per brevi viaggi estivi o per il viaggio casa-scuola in città.
Alla gente non interessa il consumo perchè incide poco sul bialncio famigliare.
Io possiedo una Piaggio Exagon di dieci anni di 180 di cilindrata, e quattro tempi, e dovrebbe essere un campione di risparmio rispetto alle altre moto.In città, viaggiando modestamente fà il 4% contro l'8% della mia Punto che presumo pesi 5 volte di piu'.
Credo che non sia stato fatto nessun investimento serio per ridurre il consumo.
Penso che se le case avevano la possibilità di scelta, hanno favorito piuttosto la potenza a scapito del consumo

giovedì 5 maggio 2011

e' arrivata la primavera


Oggi era una bella giornata di sole.
Mi sono dovuto spostare in città e ho notato due merli che saltellavano vicini, affiancati.era uno spettacolino.Uno faceva finta di scappare ma controllava che l'altro lo seguisse.
Evidentemente è arrivata la primavera, ho pensato.
Poco piu' tardi scena analoga con due colombi che si rincorrevano lentamente.
Tutta la natura è in subbuglio ho pensato.
La sera sono arrivato a casa tutto contento perchè ho pensato che la primavera c'è anche per noi uomini (e donne), in quanto anche noi animali soggetti alla natura e all'istinto di sopravvivenza.
La serata è passata male, domani tengo le finestre aperte, chissà mai se se l'aria di primavera entri anche nel mio appartamento.

lunedì 4 aprile 2011

inceneritore


Sono un cittadino di Trento (Gardolo) che cerco di tenermi informato sulla vicenda dell'inceneritore, perchè mi incuriosisce.
Il prossimo bando sull'inceneritore sarà aperto a nuove tecnologie, leggo oggi, domenica, sul Corriere del Trentino.A quanto pare, le tecnologie proposte hanno come unico scopo quello di distruggere i rifiuti, non quello di valorizzarli, riciclandoli, guadagnando.
Produrre beni ha un costo alto per l'ambiente. Un kg di plastica richiede da due a tre kg di petrolio per essere prodotto. Nell'inceneritore un kg di plastica produce l'energia equivalente a quella di bicchiere di petrolio, per cui il bilancio è estremamente negativo dal punto di vista energetico, altro che termovalorizzatori!
Il motivo per cui “idealmente” si vuole fare l'inceneritore, è per non portare rifiuti fuori dal Trentino. In realtà un inceneritore ha bisogno delle discariche, perchè il 30% in peso del materiale incenerito va in discarica.
Se anni fa, quando la raccolta differenziata non era ancora partita, si fosse fatto l'inceneritore, si sarebbe dovuto conferire in discarica quasi l'equivalente di quello che oggi va in discarica!
Saremmo arrivati allo stesso risultato di oggi, raggiunto solo con la raccolta differenziata!

Ho voluto vedere allora la percentuale di riciclo a casa mia.Ci tengo a farla bene. Svuoto i rifiuti il venerdì. Qualche volta all'anno vado anche al centro recupero materiali di Gardolo. Questa settimana ho pesato i rifiuti. Ho prodotto 3,2 kg di residuo, ma due erano di vestiti e scarpe vecchi che avevo a casa da chissà quanto tempo mentre il restante residuo era vecchio di due o tre settimane e pesava 1,2 kg. Il resto dei rifiuti differenziati pesava 21,5 kg: soprattutto di organico 11,5 kg, e poi 5,5 kg di vetro, 2 di carta e 2,5 di multimateriale. In casa siamo in tre di cui un bambino di 11 anni.
Trento ha percentuali di raccolta differenziata, dal mio punto di vista molto basso, visto che a casa supero ampliamente il 90% (+/- 1kg di residuo su 22kg di rifiuto).
Se il mio rifiuto andasse in discarica sarebbe meno impattante delle scorie di discarica del residuo (se questo andasse in inceneritore) di chi fa il 60% medio di differenziato!
Chi dovrebbe pagare l'inceneritore con le attuali tariffe? Io?
E se comunque realizzeranno l'inceneritore, credo che ne spalmeranno il grosso costo fisso sulla quota del residuo (per equità), per cui la gente tendenzialmente, di fronte a un costo sostenuto, tenderà a differenziare di piu', per cui resterà poco da portare nell'inceneritore, a meno che non lo si importi da fuori.
L'alternativa se non si vuole far cambiare mentalità alla gente, sarebbe quella di trattare il residuo differenziandolo a valle, come fanno a Vicenza. Per me significherebbe pagare meno tasse sui rifiuti.
Devo aver perso qualche passaggio. Come mai non si segue questa strada? cosa ha di pericoloso rispetto all'inceneritore? (che un stinco di santo non è!)
Perchè non è prevista questa possibilità migliorativa, con cui è possibile risparmiare tanti soldi per i contribuenti?

raccolta punti

Sono una presa in giro. Al Poli a gardolo per ogni euro che spendi ti danno un punto.
I punti accumulati si possono spendere per ritirare dei beni da una lista presente in un libretto.
Il valore dei punti è di un centesimo di euro.
La ditta che fa questa raccolta punti, il Poli, lucra poi anche sui “regali” perchè non sono a prezzo di costo, ma anche su questi ha un ricarico.
La spesa che sostiene il poli, credo non vada oltre il ½ centesimo per ogni euro speso, a fronte, credo di 50 centesimi di ricavo lordo per ogni euro incassato.
Io non vado mai al poli di via soprassasso perchè i prodotti alimentari costano mediamente il doppio rispetto a quelli che acquisto agli hard discout.
Succede che ogni tanto entro in questi luoghi, o perchè ho fretta, oppure perchè non mi va di perdere tempo a prendere l'auto per andare al discount (che è piu' lontano da casa mia) e magari devo comperare un solo articolo da pochi euro.
Il Poli è decisamente piu' rifornito di articoli rispetto al discount, per cui se mi servono prodotti particolari che non trovo da altre parti, passo di qui.
Il motivo per cui il Poli si “dissangua” per fare questi regali alla gente credo siano due:
avere informazioni sulla spesa delle persone, per sapersi orientare nella politica commerciale (e forse vendere queste informazioni ad altri) e la ricerca della fidelizzazione del cliente.
Io non faccio mai le raccolte punti perchè per me sono solo una perdita di tempo.
Se mi serve qualcosa è perchè ne ho bisogno, devo risolvere un problema non perchè me l'ha suggestionato la pubblicità e mi ha fatto credere che provo bellissime emozioni. Le emozioni si provano con le PERSONE, non con i prodotti. Se scelgo un negozio lo faccio perchè ha gli articoli che mi servono (decisi prima da me), è economico o perchè è vicino a casa.
Se fosse per me le televisioni, che vivono di pubblicità fallirebbero, come gli strateghi della pubblicità, come anche certi negozi. Mi dispiace per loro, ma la vita è mia e me la gestisco io. Si rivolgano ad altri che il mondo è grande e fatto di tante teste. Qualcuna adatta al loro scopo la troveranno, non certo la mia.

La crescita del mio pil


Ho notato che la gente è preoccupata di far crescere il proprio reddito.
Io sinceramente non ho mai avuto questa preoccupazione, anche perchè ho reddito fisso, e semmai ne ho una di segno opposto.
La mia massima aspirazione è vivere con niente, non avere spese, e non quella di guadagnare molto.
Il massimo è quello di avere una casa propria, di climahouse di classe oro che non consuma niente di riscaldamento ne di raffreddamento, elettrodomestici che non consumano quasi niente, pannelli fotovoltaici per la poca energia che serve, connessione internet gratis come quella di Luna, l'orto da coltivare con tante varietà di frutta e verdura, acqua pulita e fresca da bere ai pasti, interessi vicini in modo da potersi muovere a piedi o in bici, trasporti pubblici efficienti in modo da fare senza dell'auto, una biblioteca dove poter prendere in prestito i libri che servono, saper arrangiarsi in tanti lavori ed essere indipendenti senza pesare sugli altri. Scambiarsi i favori coi vicini di casa in modo da tenere buone relazioni durature. Magari avere anche qualche gemellaggio con città straniere in modo che anche le vacanze siano poco costose.
L'unica cosa di cui non si puo' fare senza è l'ospedale.
Però tanti problemi di salute si possono evitare , basta limitarsi con l'alcool, il fumo e il cibo. Si dovrebbe fare movimento, e tenere ben puliti i denti.
Anche con la cultura non necessariamente si devono spendere un sacco di soldi: d'inverno ci sono tante filodrammatiche con buone rappresentazioni poco costose e divertenti e comunque qui a Trento ci sono un sacco di film che si possono vedere a poco costo durante la settimana, di temi interessanti. Basta non volere le ultime novità.
Una cosa che arricchisce la vita e che è gratis è il volontariato nelle varie attività. Ti senti utile e conosci persone.
Se quello che hai ti basta, sei appagato e non hai bisogno di fare grosse spese.
Ci sono tre modi per vivere bene:
1)guadagnare a parità di tempo sempre di piu', come fanno i rampanti
2)Col reddito sempre uguale, seminare in varie attività in modo da avere in futuro le cose a prezzi bassi, come impianti efficienti e cibo dall'orto. Spendere poco, non cercare la moda costosa sia nei vestiti come col cibo, è come avere il doppio di soldi a disposizione. Il massimo è farsi bastare i soldi che si ha e quindi lavorare part time, oppure, come fanno i barboni, non lavorare affatto, oppure, anche se in modo diverso, i figli di papà.
3)Divertirsi a lavorare, accontentarsi sempre di quello che si ha, avere buoni rapporti con la famiglia, gli amici e i parenti.
Ecco, secondo me, l'aumento del pil non dovrebbe essere la prima preoccupazione. Le preoccupazioni dovrebbero essere altre. Se hai tanti soldi ma le cose costano un sacco, dipendi da tutti, oppure non puoi goderti la vita perchè le condizioni ambientali sono pessime, se non andando all'estero, che te ne fai dei soldi? Non è meglio migliorare la vita collettiva?, oppure questo vuol dire essere comunisti?

corsie preferenziali per chi viaggia in compagnia


Viaggiando con l'autobus, trovo insopportabile, la presenza di cosi' tante auto, che garantiscono tempi rapidi per i loro proprietari, ma contemporaneamente peggiorano i tempi del trasporto pubblico.
Paradossalmente, se si va a sentirli, questi stessi automobilisti non scelgono il trasporto pubblico perchè poco efficente, ma il trasporto pubblico è lento perchè ci sono troppe auto!

Le persone che viaggiano in autobus o in auto in compagnia non sono poche e in alcuni tratti della città rappresentano la maggioranza se non i tre quarti delle persone viaggianti e con le corsie preferenziali ne trarrerebbero notevole giovamento. Magari come numero di auto dove viaggiano sono poche, ma se si guarda al numero delle persone sono molto significative.

1)Avevo fatto un piccolo sondaggio uno o due anni fa, per vedere come era distribuito il numerodelle PERSONE sui vari mezzi e vorrei sapere se qualche cosa di analogo è stato fatto per realizzare il piano della mobilità. Io ho consultato tutto il piano che si trova sul sito del comune di Trento, ma nei testi si parla di traffico e non di persone. Forse mi è sfuggito e in quel caso mi scuso.
2)La mia idea sostanzialmente è questa: Non servono grandi corsie preferenziali. Le corsie riservate servono ad evitare le code agli incroci per guadagnare tempo e non ha senso estenderle eccessivamente. Anche una piccolissima corsia come quella davanti ai pompieri fa il suo effetto! Lasciando inalterato l'impianto del Piano urbano della mobilità, dove è possibile,si crea nei pressi di tutti gli incroci due o piu' corsie di cui quella a destra riservata ai viaggi IN COMPAGNIA mentre quella/e a sinistra per quelli che viaggiano DA SOLI, proprio con queste due scritte in maiuscolo sulle corsie e sui cartelli, per evitare l'uso di termini stranieri come carpooling. Chiaramente queste corsie sono riservate agli autobus, ai taxi e alle auto con piu' passeggeri. Non serve che i passeggeri siano tre, perchè questi sono un'esigua minoranza,(quel giorno che ho fatto il mio censimento sono passate 50 auto con almeno tre persone a bordo su 1000 auto) mentre piu' o meno un terzo delle persone non viaggia da sola. Quindi una parte del traffico automobilistico userebbe intensamente queste corsie e quindi l'impatto sarebbe graduale. Non servono grandi corsie, basterebbe lo spazio di 5 auto. Ho constatato di persona che un'auto per uscire da un incrocio non regolamentato con semaforo impiega generalmente 3-4 secondi, (devo controllare) per cui saltare 5 auto vuol dire risparmiare 5*4=20 secondi ad ogni incrocio. Non serve che l'incrocio prosegua con altrettante corsie, perchè come insegna l'incrocio di piazza venezia, il problema sono le corsie di partenza, non quelle di arrivo. Si tratterebbe di sperimentare qualche incrocio, per poi estendere l'iniziativa se i frutti fossero buoni. Poi vi sono strade ad una corsia dove si puo' ottenere un buon risultato togliendo qualche parcheggio o stringendo leggermente il marciapiede oppure anche espropriando se servisse. Nel caso che ve ne fosse la possibilità gli ultimi 10-15 metri davanti all'incrocio dovrebbero essere senza corsia preferenziale, in modo che, nel caso ci fosse traffico intenso di soli autisti solitari, l'accesso all'incrocio in doppia fila potrebbe essere consentito anche a questi, sempre con lo scopo di fluidificare il traffico (da due corsie passa il doppio di una sola). La corsia preferenziale dovrebbe partire da quindici metri prima dell'incrocio e estendersi fino a 30-40 metri. Chi passa su questo piccolo tratto senza averne diritto verrebbe inevitabilmente sanzionato.
3)Se si creassero le classiche corsie preferenziali a servizio dei soli autobus, queste rimarrebbero per la maggior parte del tempo vuote, mentre sull'altra corsia vi sarebbe traffico intenso con formazione di code. Con la mia proposta una parte delle auto, senza nessun tipo di autorizzazione potrebbero utilizzare la comoda corsia preferenziale, essendo solo necessario che in quel momento siano in compagnia. Non si tratta perciò dell'impatto che potrebbe avere una corsia preferenziale sulla circolazione, ma è una via di mezzo.
4)Inoltre in questo modo si favorirebbero anche eventuali usi condivisi dell'auto, attualmente solo onerosi per chi li attua in termini di mancanza di flessibilità senza nessuna contropartita economica per i viaggi brevi dove il costo del combustibile è completamente trascurabile, per cui quasi nessuno si mette d'accordo per fare il viaggio assieme, se non tra famigliari. Con le corsie riservate a chi viaggia in compagnia ci potrebbe essere un leggero guadagno di tempo.
5)Controlli: chiaramente è la parte costosa dell'intervento. Senza controlli è innutile fare una legge e in questo caso ci vorrebbe chiaramente l'intervento umano per controllare il numero dei passeggeri. vedo comunque che a Trento le corsie preferenziali sono sostanzialmente rispettate anche se il controllo non è pressante. Chiaramente se non si è severi all'inizio non si ottengono risultati.
6)Nell'incrocio ci dovrebbe essere la fermata dell'autobus in modo da concentrare in uno stesso momento la fermata per l'incrocio e quella per la raccolta dei passeggeri. Ci sono situazioni in città dove la fermata è a pochi metri dopo l'incrocio per cui l'autobus perde tempo due volte. Anche di questo nel Pum non si parla.
7)Quando ci fosse il semaforo, questo dovrebbe essere sincronizzato via radio con gli autobus come succede in qualche incrocio in città. Gli autobus non sono numerosi come le auto per cui questa misura non sconvolgerebbe il traffico.
8)Ridurre l'influenza del traffico nel servizio di trasporto pubblico ha un doppio vantaggio. Oltre alla riduzione dei tempi di viaggio si ha maggior certezza dei tempi per cui si potrebbe ridurre il tempo “polmone” di dieci minuti al capolinea che serve per poter sopperire ad eventuali inconvenienti. (non so se è una questione sindacale)
9)Ho guardato il PUM che c'è sul sito del comune, ma non ho trovato cenno alla possibilità di favorire chi viaggia in compagnia, se non una piccola vignetta, proprio alla fine della presentazione. Si parla di trasporto pubblico, di bici e mobilità pedonale, ma per niente del carpooling. Anche le corsie preferenziali per gli autobus, cosi' semplici da realizzare, di basso costo e tempi veloci di realizzazione, non sono state ancora realizzate, anche se sono passati parecchi mesi dalla approvazione del PUM. Io credo che alla gente interessino i fatti concreti. Va bene avere obiettivi a lungo termine, ma non si vive solo sperando! Comunque è prevista una corsia preferenziale davanti alla finanza che promette bene anche perchè il percorso del bus verso gardolo sarebbe piu' breve dell'attuale. Ma quando verrà realizzata?Comunque anche se venissero fatte queste corsie per gli autobus non è detto che le corsie per le auto con due passeggeri non dovrebbero essere fatte, in quanto in questo caso servono comunque per favorire un uso piu' corretto dell'auto.
10)Un primo esempio da realizzare potrebbe essere in via brennero sul percorso preferenziale esistente. Dall'Obi fino al semaforo che dà su piazza centa, il percorso preferenziale è usato solo per metà. Generalmente le code davanti al semaforo si formano al massimo fino al Pintarello, è difficile che vadano oltre (devo controllare), per cui la corsia preferenziale ha uno scopo sostanziale da li' in poi. Gli autobus dall'Obi fino al Pintarello viaggiano praticamente allo stesso ritmo delle auto. Parte di questo tratto di corsia preferenziale potrebbe essere spostato dall'altra parte per togliere le colonne che si formano in quella direzione soprattutto il pomeriggio. In questo caso si ottiene il vantaggio di fluidificare anche il viaggio delle auto che altrimenti sono costrette a fare le stesse fermate dell'autobus. Bisognerebbe studiare la lunghezza della corsia da spostare .Si creerebbe un'altra corsia preferenziale a costi molto bassi.

giovedì 13 gennaio 2011

visita a mio zio di 98 anni

Venerdi' 7/5/2010 sono andato a visitare mio zio andrea di 98 anni.
Era da tempo che me lo ero ripromesso.
Saranno stati almeno 20 anni che non lo andavo a trovare a casa sua.
L'ho trovato bene, solo con movimenti un do' lenti, ma non troppo legati alla sua età.
Suo papà, mio nonno, è vissutto fino a 90, e 35 anni fa, era una età di tutto rispetto.
Anche la sua lo è, tanto piu' che riguarda un uomo. Di solito i centenari sono donne.
Sono stato li' poco, non volevo essere d'intralcio.Comunque è stato lui a trattenermi.
Mi ha detto che era molto contento.
Dei miei zii da parte di mio papà, è l'unico che è rimasto di sei che erano.
Mi ha parlato dei tempi andati, di come sono cambiate le cose.
Sta molto bene, non ha problemi economici.
Mi ha raccontato di quando è entrato la prima volta nella proprietà dove ha la casa.
Tutto intorno c'era campagna, dove adesso sono tutti condomini.
Mi ha parlato del suo giovane vicino di casa scapolo (85 anni) proprietario del palazzo vicino e della sua campagna che coltiva quando puo'.
Sono andato via contento, contento di essere riuscito a trovarlo, prima che sia troppo tardi. e contento anche perchè lui era contento.

poesia di mio zio camillo

Questa è una poesia di mio zio camillo.
La pubblico perchè è piu' di un anno che è morto.
Capisco che per voi non ha molto significato, ma si tratta sempre di mio zio a cui ero affezzionato e se sapete il trentino, forse è anche piacevole per voi.

Dre ‘n mas su ‘n vers Lases
en bis che neva a spas
‘l s’a trovà sora ‘n bus
squert su de rais
e ‘ndel sgaus del bus
el bis l’ha vist en tas
“Tei, ti, balos che sès!”
- el dis el bis al tas -
Che fas giò lì ‘n quel bus?
Se giò n’quel bus lì stas
devèntes masa gras !!
po’ ciapes su la tos !!
Che gas ti ficanas
el dis el tas al bis
se vegno su dal bus
te dago en pugn sul mus
Se fas en pas
el dis el bis rognos al tas
” Te molo en sas sul nas ” !
” Che fas ?” - el dis el tas
“Te molo en sas sul nas”
el dis el bis pu fis
rognos e ‘npontilios
ben mes ‘ntra le rais !!
E’ suzest en rafanas
Rabios tut ros el tas
l’ha trat via le rais
l’è salta su dal bus
l’ga corest dre a quel bis….
E ‘l bis, pauros tut scos
dal mus pelos del tas si gros e gras
el sè ‘mbusà ‘nden bus
che gh’èra live a ‘n pas
Ades, i dis che l’tas
pelos e mparmalos,
l’è sempro lì su l’us
che ‘l speta che quel bis
che ha fat el ficanas
el vegna for dal bus
par dirghe: Vergognos!!
e darghe en pugn sul mus!!
Ma ‘l bis da ‘n altro bus
l’è già scampà da ‘n mes
Morale:
stà storia, se ve pias
de spes la gà qualcos
per chi no la capis
ghe tiran via ‘l smarlòs.
Ghe gènt che come ‘l bis
la sponge e po sparis
e quei che come ‘l tas
a volte noi capis
che col nervos ados
se fà el zoch che piase al bis

pedofilia

Mercoledi' 5/05/2010 alle ore 20.30, e il 12/05/2010 a stessa ora, ho participato ad una conferenza sulla pedofilia.
La teneva una psicologa che si occupa di problemi sessuali.
La conferenza era organizzata dalla circoscrizione di Cognola, su sollecito di un consigliere della lega nord.
I partecipanti era una trentina, non so dire se tanti o se pochi per riunioni di qesto tipo, e tranne alcuni papà erano tutte mamme.
La cosa che mi ha colpito di piu', è il fatto che i protagonisti di questi abusi sono quasi sempre parenti, o amici di famiglia, rarissimi sono gli estranei alla famiglia, cosa che invece sembra trapelare dai giornali quando si parla di questi argomenti.
Quello che è emerso dai racconti della signora, che raccontava gli episodi che aveva vissuto nella sua vita di esperta, (senza fare nomi e cognomi, chiaramente, e senza parlare in nessun modo delle persone, se non per le vicende sessuali di cui erano vittime i suoi pazienti) era un campionario molto variegato, di uomini abusanti, delle volte con la complicità delle mogli, che o facevano finta di non capire, oppure non si rendevano conto di quello che accadeva in casa.
I bambini vengono generalmente avvicinati piano piano, nel corso delle settimane.L'abuso non è mai improvviso, c'è un'opera di seduzione da parte dei grandi, e sui bambini è rarissimo che venga fatta violenza.Anzi, i bambini provano piacere, stando a quello che raccontano, ma il danno maggiore per i bambini, è a livello psicologico.
La cosa migliore da fare è allontanare subito l'abusante dal bambino, perchè è difficile che la giustizia faccia il suo corso, a meno che si voglia lasciar proseguire l'abuso per cogliere sul fatto l'abusante.
Bè la conferenza è stata lunga, si è parlato per 4 ore, per cui non vi racconto tutto.Dovevate venire.
Comunque è stato interessante, perchè sono venuto a conoscenza di cose che ignoravo, o di cui sapevo qualcosa con le cose distorte sapute dai giornali.
La signora invece parlava di una realtà quotidiana, e territoriale.
La pedofilia è considerata come malattia, ma gli abusanti è rarissimo che non abbiano facoltà di intendere e volere.
La signora ha fatto riferimento a un inventario, a livello mondiale, di malattie psichiatriche, DSM4 4 sta per la versione.
Comunque nell'800 anche la semplice masturbazione era vista come malattia, e anche l'omosessualità era vista come malattia, fino alla 3° verione del documento.Addirittura, presso i greci la pedofilia era regolamentata, a quello che diceva la signora.
Il problema non esiste per l'adulto, ma semmai per il bambino, che vede tutta la sua vita segnata da questo trauma.

serata a base di funghi

13/12/2010
Tante volte si sentono le tragedie famigliari.
La moglie che ammazza il marito, o piu' spesso il marito che ammazza la moglie.
Tante volte all'omicidio segue il suicidio, perchè probabilmente uno si rende conto della cazzata che ha fatto, e non vede la

possibilità di rifarsi una vita, se non dopo anni di carcere.
Ho una buona notizia.Ci sono sistemi molto piu' sicuri e puliti.
Si tratta dei funghi.
La strategia è la seguente.
Si fa una bella escursione nei boschi, di cui la nostra zona (trentino) è piena.
Si raccoglie di tutto, facendo attenzione ai funghi buoni e cattivi.
Si evitano accuratamente i funghi che provocano diarrea, non adatti allo scopo, perchè fanno solo casino.
Si presta particolare attenzione ai funghi verdi a forma di fallo, la famosa amanite falloide, da conservare con cura per lo scopo.
I funghi rossi con puntini bianchi sono i piu' indicati, perchè oltre a quelli velenosi, ce ne sono di quelli commestibili, e

puoi sempre dire che sei un'intenditore di funghi, che sono i funghi migliori, ecc ecc.
Si fanno due padelle, una coi funghi buoni, e l'altra con quelli cattivi.
Mi raccomando la padella per forma o colore deve essere diversa, perchè altrimenti ci si confonde.
Si prepara la serata in casa alla grande,la tavola con una bella tovaglia e le candele bianche (non usare le candele rosse e

grosse dei cimiteri perchè non sono adatte).
La scelta del menu' la lascio a voi, ma il piatto forte sono i funghi.
Non sto a dilungarmi come fare, unica accortezza non confondere i funghi buoni con quelli cattivi, perchè ne potrebbe andare

della vostra vita, invece che quella del partner.
Mi piacerebbe vedere cosa dice il giudice di fronte alla vostra ammissione di aver fatto un piccolo sbaglio nella scelta dei

funghi, è una cosa che ogni tanto capita, anche nelle migliori famiglie!
Mulo e alcool
Mi viene in mente oggi un fatto che mi ha raccontato mio cugino.
Alla televisione (credo che sia stat rttr o tva) è andata in onda tempo fa un'intervista a un tipo della val giudicarie (credo) che viveva in un maso sperduto in montagna e che usava come mezzo di trasporto un mulo.
Come mai usa il mulo?Chiede l'intervistatore
Ah! è molto piu' comodo della moto (parlava in dialetto stretto ma lo traduco in italiano)
Ma non è molto lento?
Forse sarà lento ma è molto affidabile.
In che senso?
Non ha bisogno di manutenzione, funziona sempre, non si guasta mai.
Sai ho anche una vecchia moto ma c'è sempre qualcosa che non funziona, l'avviamento, la carburazione, la benzina, l'olio, l'assicurazione, le tasse, perdo piu' tempo per queste cose che per i brevi viaggi che faccio.Ma c'è dell'altro.
Dica!
Vede delle volte vengo in paese a festeggiare, e sai comè, un bicchiere di vino tira l'altro e alla fine della serata non riesco a reggermi neppure in piedi.
Allora che fa?
Mi siedo sopra il mulo e anche senza dargli comandi mi porta diretto a casa, visto che la strada la sà molto bene.
Questa cosa non succede ne con una macchina e neppure con una moto.E' fantastico da questo punto di vista.Gli voglio molto bene.

Credo che le forze dell'ordine non sono tenute a fermare un mezzo di trasporto "automatico" come questo, in caso di evidente superamento del tasso alcolico! (persona che dorme beatamente sopra un mulo in movimento)
Infatti il conducente è il mulo (di solito vegetatiano e consumatore di sola acqua) e non la persona

Sarebbe auspicabile una campagna promozionale a favore dell'uso del mulo in occasione dei sabati sera per evitare le note stragi che avvengono sulle strade!
Evviva i muli!