lunedì 4 luglio 2011

L'aria del trentino



Mio zio e mia zia erano emigrati in Australia dopo la seconda guerra mondiale. Allora per andare e tornare dall'Australia si usava la nave e il viaggio era impegnativo e durava quasi un mese.Non c'era skype e neppure il telefono. Si comunicava solo per lettera, lente anche quelle.Si era sostanzialmente in una situazione di isolamento rispetto ai propri affetti.
Era già qualche tempo che erano all'estero e mia zia aveva nostalgia di casa. Allora si è confidata a mio zio: “Sai Camillo, mi manca tanto l'aria del Trentino!”
Mio zio era un burlone, e disse a mia zia: “Non preoccuparti che ci penso io.Vieni con me.”
Mio zio Camillo si era portato dall'Italia una Lambretta, e gli era venuto in mente che da quando era in Australia non aveva mai gonfiato le gomme.
“Vieni vicino al tappo che sgonfio le ruote. Ti assicuro che questa aria viene da casa!Annusa a pieni polmoni!”
L'odore non era sicuramente quello delle violette di montagna: era puzzolente e sapeva di gomma.
Però era l'aria del Trentino!

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