lunedì 30 ottobre 2017

Informatizzazione richiesta passaporto.

Hanno informatizzato la procedura.
ATTENZIONE!
Non significa affatto che abbiano semplificato la procedura! la cosa è molto diversa, perché come spiegherò, non basta essere su internet. Fanno comunque perdere al cittadino molto tempo, soldi e spostamenti.



In pochi si accorgono delle inefficienze di questo sistema. Il passaporto adesso serve sempre meno, perché in ambito europeo basta la carta di identità, e se si viaggia in gruppo turistico fuori Europa, a quanto sembra bastano i passaporti collettivi, richiesti direttamente dalle agenzie viaggi ( basta pagare).
Con queste condizioni le richieste di passaporti sono probabilmente crollate rispetto ad una volta.

Veniamo al mio caso personale.
Dovrò andare in Russia.
Non trovo più il mio vecchio passaporto, faccio una telefonata in questura dando nome e cognome e scopro che è scaduto, non è più valido. Devo farne uno nuovo.
Scopro su internet che adesso si fá tutto on line.
Bene, dico io.
Scopro così, dopo aver inserito un sacco di dati  anagrafici ( tra cui il codice fiscale con cui sarebbe possibile ricavare tutti gli altri), che per fare una richiesta di nuovo documento, devo presentare quello vecchio. Io lo ho perduto. Telefono per chiarimenti  dicendo che oramai non può essere usato da nessuno, ma mi dicono di non fare polemiche e che devo fare denuncia.
Obbietto che denunciare la scomparsa di un documento senza nessun valore legale e economico mi sembra una cosa inutile, ma non sapendomi rispondete, mi rispondono in modo automatico che purtroppo la procedura è così, e mi dicono che se voglio fare polemiche l’unico che perde sono io, e che è meglio che presenti denuncia di smarrimento se voglio ottenere il passaporto. Bene, anzi male. Mi prendo il mio tempo, mi reco alla questura, faccio la fila, faccio denuncia, dò ancora una volta tutti i miei dati anagrafici, credo anche il codice fiscale.
Con la denuncia in mano posso richiedere il passaporto. Mi avvisano, che però la richiesta di appuntamento devo farla on line, dal computer.
Vado a casa, e reinserisco nuovamente tutti i miei dati anagrafici, compreso il codice fiscale.
Con tutti i dati inseriti, posso ora richiedere un appuntamento. Trovo la cosa molto strana. Per analogia, è come se prima di andare dal dottore  debba dire tutta la mia situazione per chiedere appuntamento. In ambito privato solitamente si ha un numero di telefono, ti chiedono il nome e consensualmente si fissa un appuntamento. Ma adesso si fa tutto online! La questura è moderna!
Io smartphone mi fissa l’appuntamento il giorno dopo a mezzogiorno, senza nessuna possibilità di modifica.
Uso lo smartphone perché con meno di cento euro ho tutto quello che mi serve, con dieci euro ho telefonate e internet comprese, il PC costa molto di più, e la linea internet costa da un minnimo venti euro al mese.

No, domani non posso, e tanto meno a mezzogiorno.
Dovrei annullare l’appuntamento, ma mi viene male al fatto di telefonare alla questura per annullare un appuntamento chiesto on line. Una tragedia fissarlo, una doppia tragedia annullarlo, penso, e lascio stare, tanto non ne ho urgenza.

Oggi, con il fatto di essere libero e di passare in zona, ho pensato di parlare direttamente con qualcuno in questura, anche se sarebbe proibito con la nuova procedura MODERNA. Hanno un grande cuore e mi concedono la possibilità, ma che non si ripeta più.
Forse vedono che sono un povero diavolo.
Così in un ufficio a parte, mi danno la grazia e ( per fissare un appuntamento! mica per uscite dal carcere!) e cominciano di nuovo a chiedermi il codice fiscale e tutti i dati anagrafici, compreso il colore degli occhi ( ripeto, per fissare un appuntamento!).
Faccio presente che la cosa si sarebbe potuta evitare se il programma fosse stato fatto bene, e che io a casa non ho il computer, ma solo uno smartphone e che forse il programma non era adatto a questo dispositivo. Mi dicono di rivolgermi all'ufficio reclami, chiedo di scrivere l’indirizzo, ma mi dicono che trovo tutto su internet…...
A questo punto sbuffo, e devo aver alzato la voce, perché a sua volta l’impiegata si è arrabbiata, anche perché la stessa sequenza di dati li avevo già dati almeno quattro volte a loro, come già descritto, e poi oggi, giornata libera, ho dovuto perdere tempo a ripete gli stessi dati in altri uffici, non per il passaporto, ma sempre per dire che io sono io! Dico che basterebbe il solo codice fiscale per fissare un appuntamento, e la signora di arrabbia, dicendomi di essere pacato, che la sto disturbando.
Faccio presente, che i dati li ho inseriti diverse altre volte.
A questo punto interviene un altro impiegato, dicendo che non sono collegati in rete e che i computer hanno venti anni. ( Tra me e me penso che questo non impedisce loro di prendere la paga tutti i mesi…..va bè, lasciamo stare.)
La situazione è che non c'è nessun collegamento con gli altri uffici statali o comunali.
A me di questo, poco importa, sta di fatto che sembra che sia IO quello disceso da un altro pianeta! e non loro. Sono io che si lamenta di una cosa che non va, e quindi, per il loro modo di pensare, sono IO il problema, non le loro procedura.  Loro ci lavoraro li in questura, dovrebbero ringraziarmi che faccio presente loro i miei problemi di utente. Mi hanno minacciato di chiamare la polizia! Ueh! Mica sono un suddito, faccio loro presente!
Alla fine mi assegnano un appuntamento il 18 dicembre, (il lunedì sono libero), tra oltre un mese e mezzo, solo per avere il diritto di consegnare i documenti.

Adesso guardiamo cosa devo presentare.
La denuncia di smarrimento del vecchio passaporto è già in mio possesso, l’ho messa in cassaforte, non si sa mai.

I pagamento: devo pagare circa 100 euro.
E già qui è tutto un dire: la stessa cifra la paga il nullatenente e il miliardario, alla faccia della progressività delle imposte come sancito dalla costituzione.
Non posso pagarla con bancomat, carta di credito o in altro modo. Devo pagare la cifra due modalità diverse: uno acquistando un bollo al tabacchino ( e dovrò fare un pezzo in auto per trovarlo) e uno con bollettino postale ( dovrò recarmi alle poste, parcheggiare,compilare il bollettino ripetendo per l'ennesima volta gli stessi dati, fare la fila, e infine, colmo della ironia, potrò pagare col bancomat). Dovrò pagare tabacchino e poste per il servizio reso. E avrò speso una ora del mio tempo. Dovrò presentare due pezzi di carta, che a sua volta vanno controllati dagli impiegati, impiegando altro tempo ( e una parte delle mie tasse servirà anche per questo). La carta la archivieranno in qualche locale adibito allo scopo, pagato con le nostre tasse.
A mio avviso, considerata la non progressività di questa tassa, andrebbe completamente tolta, anche considerando il basso uso di questo documento, e il fatto che probabilmente è più onerosa la riscossione che l’ incassato ( ma l'utente è un suddito e le sue spese di tempo perso non contano nulla).

2 foto cartacee.
Nel 2017 servono due foto cartacee, quando ogni smartphone fa foto ma non le stampa.
Perché perdere di qualità, quando quelle digitali sono molto più raffinate, meno costose, più facili da spedire eccetera?
Fatto sta che una buona mezz'ora va persa anche per questa richiesta.
Troverei più sensato che si dia la possibilità di fare la foto seduta stante, sicuramente il tempo richiesto è inferiore a raccogliere, tagliare e incollare un pezzo di carta, senza parlare della possibilità di archiviare e trasmettere i dati per la stessa questura.

Un documento di identità valido del richiedente.
È l'unica cosa sensata. Serve per dire alla amministrazione che io sono io.

E una domanda: mi serve il passaporto!




La procedura a mio avviso sarebbe:
Vai in comune e chiedi, se vuoi, contestualmente al rinnovo della carta di identità, anche il passaporto.
Paghi con il bancomat eventuali differenze e così, assieme alla carta di identità ti mandano anche il passaporto. Quando la procedura è standard, è poco costosa per l’utente e per l’amministrazione.

Meno traffico! fine delle commissioni peralla utilità poste e deitabacchdni, basta macchine per stampare foto, fine del tempo perso.
Non servirebbero programmi informatici ma solo un minimo di intelligenza. Che, è brutto dirlo, non ho visto. In questura ho detto loro che non sono stupido, e loro si sono offesi!
Avete proposte diverse? Fatele.
La mia resta nel vento fino a che qualcuno la raccoglierà.

Nessun commento:

Posta un commento