giovedì 17 dicembre 2015

Come la penso sugli stranieri

Premetto che ho un conflitto di interesse.
Ho la compagna russa e amici stranieri.
Per l'Italia finora il vantaggio degli stranieri era per la classe dirigente.
mette in estrema concorrenza le classi sociali piu basse.
Valorizza gli immobili piu degradati permettendo di avere un reddito anche da delle baracche, eccetera eccetera.
I benestanti però non lo dicono, e mettono in evidenza i vantaggi previdenziali e la compensazione sul calo della natalità.
A me gli stranieri fanno pena, pure quelli che si trovano qui senza nessun diritto e che colgono tutte le opportunità che la situazione gli consente, compreso lo spaccio della droga e lo sfruttare al massimo gli aiuti economici.
Ci sono un sacco di diplomati e laureati tra gli stranieri, ma questi danno fastidio a chi ha un certo livello di reddito.
Scappano i giovani italiani all'estero, figurati se si valorizza qui qualcuno straniero.
La cosa interessante è che invece che selezionare le persone piu' preparate e valide, lasciando loro esercitare la loro professione e tutto il loro potenziale benessere per l'Italia, limitiamo talmente la loro capacità di agire che sono costretti a fare solo le badanti, le donne delle pulizie gli operai e tutti quei lavori rifiutati dagli italiani.
Tra gli immigrati vi sono tantissimi laureati e generalmente hanno un livello culturale piu' elevato della nostra gente, ma queste persone o si adattano a fare i mestieri piu' umili o scelgono di cambiare destinazione verso un altro paese comunitario dove sono trattate meglio.


Le persone non si spostano solo se sono in pericolo di vita per la guerra, ma anche se sono perseguitati e anche per situazioni migliori di vita.
Lo fanno gli africani e lo fanno anche i nostri giovani che non trovano lavoro qui o che trovano situazioni capestro.(fuga dei cervelli)
La gente si è sempre spostata anche quando era impedita fisicamente.
Ci danno un sacco di informazioni sui barconi dell'adriatico, ma 9 su dieci degli stranieri sono arrivati in italia con aereo o treno o in auto come semplici turisti perchè hanno scoperto la falla clamorosa nel nostro sistema (accogliamo volentieri gli stranieri quando sono turisti e portano soldi).
Sono venuti in italia per lavoro e adesso che il lavoro non c'è se ne vanno, al di là di tutte le leggi possibili.
Si tratta solo di essere consapevoli di questo, per cui se c'è lavoro entreranno, altrimenti se ne andranno.
La questione al di la dei vantaggi o meno che possono portare è quindi SOLO etica.

1) se agire come cristiani e investire su loro e rendere dignitosa la loro vita in Italia arricchiendo anche l'Italia

2) o se fare i razzisti e di trattali da schiavi e di negare loro ogni diritto e di fare dell'Italia uno stato di appartaid e violenza e amarginazione come era una volta il Sudafrica.

Chi è razzista oggi e ieri lo fa con sottili strumenti, che non sono assolutamente la violenza o l'offesa, perchè questi sono puniti per legge ma l'esclusione da ogni riconoscimento di diritto, di possibilità, di opportunità e di aiuto e relegandoli ai margini della vita sociale come non rivolgere loro la parola, di voltarsi dall'altra parte quando li si incontra di non dare loro il diritto di voto eccetera.
Questo chiaramente per il resto d'Italia per il Trentino il discorso è a parte, grazie ad uno strumento introdotto dalla giunta Dellai.

Trovo fondamentale il reddito di garanzia per il trentino, l'ho sempre condiviso perchè lo ritengo uno strumento di base per dare dignità alle persone.
Di base perchè va accompagnato con altri strumenti, grazie ai quali si riuscirebbe a sollevare la povertà e a togliere queste persone dalla necessità di questi strumenti di aiuto.
Trento è l'unica provincia in italia ad attuarlo e trovo assolutamente deleterio che qualcuno lo metta in discussione solo perchè i piu' poveri risultano gli stranieri.
Si tratta di far si che questi stranieri non siano piu' poveri e bisognosi di aiuto, non di negare questo aiuto agli stranieri, altrimenti veramente creiamo residenti di serie a edi serie b.

Rispolvero la mia idea di abbassare il prezzo delle case grazie alla libertà di costruire in alto.
La maggiore uscita degli stranieri è l'affitto e basterebbe abbassare l'incidenza di questo per ridurre l'assegno di garanzia, che grava sulle tasse di tutti i Trentini, mentre l'incasso degli affitti va ad ingrassare i benestanti.
Basterebbe un trasporto pubblico piu' efficente (gratuito o no ha per me poca importanza) per rendere dignitosa la loro presenza in Trentino riducendo il costo fisso di un'auto.
Basterebbe una sanità e istruzione efficente, sia per loro che per tutti gli abitanti del trentino.
In altre parole, attuiamo il bene comune, a favore dell'efficenza e della equità e il nostro territorio sarà gradevole per i nostri trentini e per gli stranieri senza che questi si trovino emarginati e poveri e in stato di necessità.
C'é da stare bene tutti, non occorre emarginare nessuno, accogliamo e valorizziamo tutti questo il mio pensiero.

So che sembrero' ottimista, so benissimo quale è il pensiero di alcuni (la mia compagna non sopporta i miei amici arabi). David conotter

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