sabato 30 giugno 2018

Gas con pentole tradizionali o pentola a pressione elettrica? Analisi energetica-economica- cullinaria-ambientale.

Visto il successo avutoa con il post dellad cottura della pasta, con questo voglio analizzare il consumo energetico e economico dei due sistemi.
Una bombola di GPL da 15 litri la pago 40 euro, qui a Trento. Grosso modo sono l'equivalente di 150 kWh di energia, che se consumo con l'elettricità, pago 0,20 euro a kwh e quindi 30 euro. L'elettricità quindi costa meno, non occupa spazio e non devo rifornirmi periodicamente dal rivenditore, il che ha un costo in tempo e scocciatura ( finiscono sempre la domenica).
Inoltre non ho bisogno dello sfiato, obbligatorio per legge ( ma di questo  non sono sicuro) sempre aperto anche di inverno, il quale contribuisce ad aumentare i costi di riscaldamento.
Col metano è diverso, visto il suo basso costo.

Analisi tempo impiegato:
Non conosco sistemi automatici di controllo di cottura col gas, nè di temperatura ne di tempo di cottura, mentre con la pentola a pressione elettrica, tutto è semplice.
Ciò comporta anche un risparmio energetico, in quanto ci si limita al tempo strettamente necessario e nulla in più.
Se poi andiamo a vedere il controllo della temperatura, vediamo che a fronte della possibilità di limitare la temperatura, abbiamo prodotti più buoni nel gusto, oltre a consumi più bassi, legati alla minor temperatura.
Unito al tempo risparmiato nel controllare la cottura, questo porta la scelta per la cottura elettrica!
Con la pentola a pressione i tempi ( e l'energia) si divide per tre, ma questo vale sia per il gas che per l'elettrico.

Il fornitore del GPL mi ha detto che una bombola da 15 kg di GPL, viene mediante cambiata dai suoi clienti, ogni tre mesi, cioè 50kwh al mese, cioè quasi 2 kWh al giorno.
Si ha lo stesso consumo con una pentola a pressione elettrica?
Assolutamente no.
Le molecole del cibo normalmente si cuociono attorno ai 70 °, scaldarle di più è uno spreco.
Per portare a 70 gradi e mantenere in temperatura un litro di acqua, servono 50 Wh ( 70°C - 20 °C).
Ammettiamo che il cibo mangiato da una persona sia l'equivalente energetico ( per la quantità di calore necessità a scaldarlo) a 1/2 kg di acqua, e che le persone siano tre, e che l'efficenza sia del 50%,.
Si avrebbe un consumo di 50/2 *3*2= 150 wh al giorno, cioè 12 volte meno dei 2000 Wh, indirettamente descritti dal venditore di bombole GPL.

Detto in altri termini, con controllo automatico della cottura elettrica,basterebbe 150 wh*333 giorni cioè circa 50 kWh per cucinare. Che al costo di 0,20 euro sarebbero 10 euro in un anno. Una miseria, a confrontare con i 40euro*4bombole annue= 160 euro del GPL.

Propendo per la cottura elettrica per la qualità del cibo, che si può cuocere a bassa temperatura regolata in automatico, e che garantisce una squisitezza eccezionale,
Non solo quindi per l'aspetto economico, che si può considerare trascurabile, ma per l'aspetto cullinario e anche per il minor inquinamento da anidride carbonica.

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