sabato 30 gennaio 2010

Assessori

17/12/2009
Vado un po' per associazione di idee.
Ho parlato con una persona che era stata segretaria di un politico.La cosa che si ricordava di piu' di quel periodo erano le bugie che era obligata a dire: "mi dispiace ma al momento non c'è è in riunione", o altre scuse simili.Una volta era capitato che una persona telefonasse e chiedesse del politico, e lei, dispiaciuta, disse che non al momento non c'era.L'altra persona sosteneva che invece c'era.Allora la segretaria gli ribadisce che è fuori città.Allora l'altra persona gli dice che è impossibile, visto che vede il politico proprio dietro di lei.Infatti telefonava da un ufficio di un palazzo di fronte, e poteva chiaramente vedere nella sua stanza.
Parlando con altre segretarie il discorso non cambia.I personaggi, che dovrebbero essere pubblici, e non a capo di aziende private, si comportano esattamente come se le cose che gestiscono fossero cose proprie, negando la comunicazione con persone indesiderate e mettendosi in contatto solo con chi a loro è gradito.
I politici si comportano come se fossero a capo di un piccolo impero personale, in cui dettano legge.In realtà dovrebbero essere a servizio della comunità.Non sto parlando dei dipendenti e dei dirigenti dei vari uffici, che dovrebbero rispondere al politico di turno, ma dei politici stessi, che dovrebbero rispondere agli elettori ma che di fatto rispondono solo al loro stretto elettorato, ai loro "clienti" e amici.Gestiscono le cose come se fossero diventati proprietari della cosa pubblica, invece che che dei dipendenti degli elettori.Elargiscono piaceri e doveri solo a chi fa loro piu' comodo.
Attenzione.Non si sta parlando di fatti illeciti come il furto o la tangente.Si sta parlando di fare favori a destra e a manca, come se le cose fossero proprie, in primo luogo il tempo a disposizione (non si tratta di volontariato, ma di tempo pagato dalla comunità).La stessa cosa l'ho notata in altri amministratori, gli amministratori di condominio.Durante un'assemblea condominiale, l'ho chiamato "il nostro dipendente" e si era quasi stupito, come se fosse una sorta di dequalificazione, ma di fatto la loro nomina dipende dai proprietari degli appartamenti, ma loro di fatto si comportano quasi che fossero loro i padroni dell'immobile.Addirittura certi condomini danno loro la delega facendo diventare gli amministratori controllati e controllori nello stesso tempo.
Quello che mi da fastidio, è notare che piu' la gestione è personale, e piu' le persone aquisiscono prestigio nei confronti degli altri.Se uno pensa alla collettività in generale e cerca di fare il bene di tutti, gestendo al meglio, rischia di trovarsi allo scoperto, per qualsiasi cosa che faccia che possa nuocere ai privilegi di una minoranza, mentre se fa gli interessi di una minoranza, e se è furba a farla passare come se si trattasse del bene di tutti, acquisisce potere e voti da quella minoranza, in grado di fargli ricevere di nuovo il potere, magari assieme ad altre persone che si comportano nello stesso modo, e che formano con lui una coalizzione.
Il problema delle persone che vorrebbero gestire la cosa pubblica come se i soldi pubblici fossero propri,nello stesso modo con cui si comportano dei genitori con i soldi della famiglia, è che fanno del bene alla comunità in generale, senza nessuno di specifico.Se a trarre vantaggio sono tutti, nessuno in particolare trae vantaggio.Lo rivoteranno solo quelli che pensano al bene generale.
Le società democratiche funzionano bene se c'è libertà e giustizia, per cui c'è concorrenza e non corporativismo.Le società democratiche funzionano se sono rispettati i diritti dei singoli e se il tutto è fatto in modo sostenibile (economicamente e ecologicamente), se i soldi raccolti con le tasse sono ben spesi, sia come distribuzione dei badget, sia come scelte di spesa, sia se i lavori vengono fatti bene, sia se sono fatti a prezzi decisi dal mercato, e non dalle corporazioni interessate.
Le persone che hanno vantaggio se le cose in generale vanno bene, sono i poveri.Sono loro che hanno piu' possibilità di guadagnare status in un paese democratico.Il motivo per cui la democrazia è vista con favore dai poveri è proprio questo.In una dittatura, tutto è bloccato, si salgono i gradini della scala sociale, solo se si è "amici" di chi è al potere, e oltrettutto l'indice "dini" (mi pare che si chiami così, magari verifico)che misura la disparità tra dricchi e poveri è molto alto, vale a dire ci sono pochi ricchi che hanno tutto e tanti poveri che non hanno niente.Più l'indice è migliore, piu' c'è eguaglianza, piu' l'indice è peggiore, più è facile che ci sia un solo ricchissimo e tutti gli altri poverissimi.

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