sabato 30 gennaio 2010

Registro dei terremoti in grotta

24/01/2010
La settimana scorsa sono andato ad una conferenza su come ricavare le date dei terremoti in grotta.
Sapevo che la grotta si prestasse a ricerche scentifiche, ma questa nuova cosa mi giunge nuova.
L'incontro era organizzato dal museo tridentino di scenze naturali.Erano presenti 20 o 30 persone.
La grotta è un ambiente dove non succede niente.Non c'è luce, non c'è lo scorrere del tempo che all'aperto è dato dalla periodità del sole con i giorni e le stagioni.La temperatura oscilla pochissimo, al massimo di un decimo di grado lungo tutto l'anno, mentre all'esterno varia anche di 30 gradi ogni giorno.
L'unica cosa che regista lo scorrere del tempo è il lento gocciolare dell'acqua all'interno della caverna.
Questo passare del tempo è registrato nelle stalagtiti e nelle stalgmiti che crescono lentissime al passare degli anni, e si innalzano in altezza.
Con misurazioni sul materiale degli strati che si formano, con tecniche moderne è possibile datare la formazione di questi strati, che si comportano come gli anelli di accrescimento dei tronchi degli alberi.
Quando succede un terremoto, anche la grotta ne è coivolta e puo' succedere che alcune di queste formazioni, crollino, per cui si arresta temporaneamente anche la formazioni delle incrostazioni.Queste interruzioni sono le date dei terremoti.
Con questa tecnica applicata su una stagmite (la parte bassa della formazione) che è stata prelevata, sezionata e datata in una grotta del trentino, è stato possibile risalire ai terremoti degli ultimi 5000 anni.Una data coincide abbastanza bene con un terremoto registrato a Verona intorno al 1100.
Altri modi per sapere le date dei terremoti non esistono, se non le documentazioni umane, che però al massimo possono dare informazioni per pochi secoli.
Del terremoto di Verona, per esempio, se ne ha conoscenza perchè c'è stato un editto che autorizzava la gente a prelevare i resti crollati intorno all'arena, crollo probabilmente dovuto al terremoto.

1 commento:

  1. Complimenti! Non sapevo questo corrispondenza tra i dati ricavati da una stalattite del Trentino e il terremoto di Verona del 1100. Comunque, oltre ai terremoti, le stalattiti sono dei veri e propri archivi del tempo, perchè attraverso gli stessi studi sugli accrescimenti si arriva anche a verificare i cambiamenti climatici del passato. E' vero che le temperature variano solo di qualche grado in un anno all'interno di determinate zone delle grotte, ma per esempio i dati sui periodi di siccità sono rilevabili molto bene.
    Un'altra curiosità: La temperatura di una grotta corrisponde spesso alla temperatura media annuale del piunto in cui si apre l'ingresso della grotta.

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